I campi “pagano” le bizzarrie del clima
Neve e gelo a Pescara e sul mare Adriatico fino al Salento, neve su Stromboli, ma niente bianco a L’Aquila, Nel contempo, siccità in Lombardia… Bizzarrie del clima ormai fuori controllo. E fosche previsioni per gli anni futuri.
Le temperature elevate di questo inverno anomalo stanno generato stravolgimenti produttivi nei campi. La combinazione di fioriture anticipate, gelate e piogge violente, si potrebbero tradurre in danni non indifferenti per il settore primario, che dal 2007 a oggi, per gli effetti combinati di maltempo e siccita’, ha gia’ pagato un conto di 6 miliardi di euro. A evidenziarlo e’ la Cia-Agricoltori Italiani che, attraverso un monitoraggio delle aziende agricole del Paese, registra forti preoccupazioni per le possibili forti precipitazioni e gelate annunciate per le prossime settimane, dai bollettini meteo accreditati. “L’agricoltura per sua stessa natura -spiega la Cia- e’ forse, tra le attivita’ economiche, quella maggiormente esposta e vulnerabile alle conseguenze dei cambiamenti climatici. Nonostante la produzione agricola abbia dimostrato negli anni una considerevole capacita’ di adattamento alle mutevoli condizioni meteorologiche, la velocita’ e l’incertezza dei mutamenti climatici in atto e attesi, rendono urgente uno sforzo maggiore in termini di prevenzione, adattamento e gestione (ex-ante) dei rischi che ne derivano”.
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