Rugby: Cutitta “forza qualità”
TORNA A L’AQUILA; ALLENERA’ GLI AVANTI; HA VESTITO IN NEROVERDE DAL 1985 AL 1988
(di Stefano Leone)
L’Aquila – Massimo Cuttitta, un gigante buono del rugby torna a L’Aquila. Vestì la casacca neroverde, insieme al fratello Massimo, al ritorno dal Sudafrica, dal 1985 al 1988. Allora 19enne, era un vero gigante: poco inferiore all’1,80 per oltre 100 kg, Massimo era un pilone di tutto punto. A L’Aquila ricordano tutti la sua possente mole sul verde del “Fattori”. A differenza del fratello Marcello, ala veloce come il vento, Massimo macinava terreno e avversari con una spinta davvero esuberante. Poi la sua avventura ebbe fine e, lasciando L’Aquila migrò verso la più remunerativa Lombardia in quel Milan che stava prepotentemente imponendosi, in quegli anni, ai vertici nazionali grazie al soldo berlusconiano. Cuttitta mise radici e dal 1988 al 1997 imparò il dialetto meneghino. Poi il pellegrinaggio in ben altre sette società prima di chiudere con il rugby giocato nel 2006. Iniziò, così, la nuova carriera di tecnico del pilone laziale. Torna in città, dunque, uno dei giocatori che ebbe la società neroverde come trampolino di lancio per la sua carriera. Il Presidente Zaffiri, tira fuori dal cilindro il colpo magico e riposta Massimo Cuttitta a riprovarci con il dialetto aquilano. L’annuncio è stato ufficializzato dalla società confermando il ruolo di allenatore degli “avanti” in sostituzione di Dragos Niculae che ha lasciato dimettendosi alla fine dello scorso dicembre. Cuttitta torna in neroverde in un momento non certo esaltante; il quindici aquilano sta soffrendo moltissimo nel campionato di Eccellenza e il gigante ciociaro dovrà faticare non poco per rimettere in sesto i pezzi di una formazione che fin’ora ha arrancato affannosamente. “Spero di dare il mio contributo alla squadra in difficoltà e mettere al servizio della società e del coach Ludovic Mercier la mia esperienza all’estero – dichiara Cuttitta – prometto che si lavorerà moltissimo per migliorarsi”. Bisognerà davvero lavorare molto in quanto la situazione di classifica, (ultimi con un solo punto, nove sconfitte su gare disputate), è assolutamente precaria e difficile. “Sono soddisfatto che Massimo abbia accettato di far parte dello staff – dichiara il presidente Zaffiri – perché credo che con il suo carisma e l’esperienza maturata a livello internazionale possa dare una grandissima mano alla formazione dei nostri giovani giocatori”.
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