RICOSTRUZIONE: CHIAREZZA SU APPALTI SUBAPPALTI IMPRESE E PROGETTISTI LUMACA
L’Aquila – Per il 2016 ci sarebbero oltre 900 i milioni da utilizzare per la ricostruzione in città e nel cratere, dove comunque i cantieri aperti sono già oggi diverse centinaia. Parole dell’assessore Di Stefano, quindi verosimilmente attendibili. Molti soldi, moltissimi, e l’eterno auspicio di un ritmo più spedito e veloce nel completamento delle opere. Il primo dubbio viene pensando ai tanti cantieri, tipo Fontana Luminosa, fermi dop tempi smisurati, dopo essere stati avviati. Altri sono fermi da sempre, quasi sette anni, e si susseguono altisonanti annunci di imminente inizio. Ma non accade nulla. Annunci, spesso affidati a megafoni compiacenti o semplicemente creduloni che li accolgono.
Restano ombre, e sono tante. Oltre che persistenti danni. Sintetizziamo.
Centinaia di cantieri, ma edilizia aquilana in affanno, disoccupati numerosi. Chi sono i circa 7.000 operai dei cantieri? La situazione non quadra.
Occorre che sia reso pubblico l’elenco degli appalti e delle imprese, e il numero dei subappalti, perchè lì sta il problema.
Occorre anche rendere noti gli elenchi dei progettisti, di coloro che hanno incarichi, e quanti incarichi hanno, nonché da quanto tempo. Luce su imprese, appalti, progetti e ritardi. Una città in ricostruzione – ormai finanziata – dovrebbe vivere in salute economica, ma non pare sia così. Di Stefano parla di ritardi dei tecnici: perché non vengono revocati gli in carichi a chi ritarda senza motivazioni valide?
Si è sempre avuta la sensazione che pochi privilegiati siano stati ammessi nel salotto buono, dove si gestiscono le enormi risorse sul tavolo. Privilegiati che, forse, non meritano di esserlo? Ammesso, con disgusto, che ne esistano, il che è comunque immorale. Rimediare e correggere si può, perché gli anni di ritardo nella ricostruzione restino due o tre. La politica mostri gli attributi, e tenti di recuperare un minimo vitale di credibilitÃ
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