Un intellettuale con la maschera da giullare


Ho inizialmente evitato di vedere il film Quo vado? di Zalone. Era da sette anni che non vedevo film cine panettone che tanto amavo. Ieri l’ho fatto in streaming su internet. Una risata continua dall’inizio alla fine. Poi anche Banfi a rappresentare la prima repubblica in modo perfetto con la Piazza stracolma di elettori e bandiere ad osannare il ritorno a quando si stava meglio e a richiamare i valori e gli assetti del passato come premio consolatorio per chi non ha superato la sfida dell’innovazione. Ma non è stato il solito cine panettone.

Zalone si è messo la mascherina del film natalizio per fare una caricatura della società italiana del 2016. La caricatura della società italiana ormai improduttiva e prigioniera di una borghesia burocratico parassitaria di impiegati statali capace con i suoi milioni di voti di cannibalizzare se stessa e di non riformare il minimo dei diritti acquisiti non sostenibili. La caricatura di una società nella quale il successo deriva dall’ossequio ipocrita al potere e dalla spudoratezza improduttiva elevata a livello di cultura di stato.

Zalone, se il tutto è farina del suo sacco, è un intellettuale. Non uno di quelli che si crede tale per il fatto di scrivere libri o di frequentare dei salottini nostslgici del passato. Un vero intellettuale, e cioè colui che realizza un’attività di contro cultura critica alla cultura dominante. Zalone usa l’intelletto con creatività e costringe gli altri a pensare di non voler essere come quelli della cultura dominante ma di voler avere emozioni e gusti diversi.

L’intellettuale è il trasformatore del mondo e Zalone con il suo film forse contribuirà tra i primi negli ultimi anni se non per primo, in Italia, a trasformare una situazione collettiva ormai ridicola grazie alla sua controcultura all’interno della cultura dominante facendosi espressione critica e auto coscienza. Zalone si è messo la maschera di giullare per potersi permettere la bohème e non disturbare il consenso sociale ma ha realizzato un’opera di controcultura da grande intellettuale in uno spazio che da anni non registrava la presenza di intellettuali.



10 Gennaio 2016

Pier Paolo Visione  -  Dottore Commercialista e Revisore legale in L’Aquila

Categoria : Editoriale
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