Soldi regionali per ingraziarsi alcuni mass media, spiccioli per la cultura
I 70.000 EURO DELLA ASL, STORIA CHE SCOTTA E SUSCITA INDIGNAZIONE –
L’Aquila – (G.C.) – Accadono cose di cui non solo la politica dovrebbe vergognarsi, se per ipotesi ne fosse capace, ma l’intero Abruzzo, inteso come collettività e come sede di istituzioni, prima delle quali la Regione con le sue varie superfetazioni, come le ASL. E in particolare, oggi, quella dell’Aquila-Avezzano-Sulmona.
Alludiamo alla decisione della ASL aquilana di erogare 70.000 euro – soldi tolti alla sanità e ai suoi bisogni – per scopi promozionali (tutti da chiarire). Una storia brutta come poche altre, al vaglio della Procura e dell’Ordine dei giornalisti. Vedremo cosa ne verrà fuori sul piano giudiziario e delle possibili sanzioni. Pagare i giornali per promozione è prassi, ma comperando spazi e diffondendo pubblicità ben riconoscibile.
Prima domanda: la ASL ha scelto alcune testate, ma in base a quali criteri? Dovrà spiegarlo e dovrà essere convincente. Non sarà facile. Finora la ASL tace e il suo ex manager pure. Amici e amici degli amici? Cattivi consiglieri? Progetti di campane elettorali sulla pelle degli utenti della sanità ? I silenzi lasciano adito alle ipotesi, nessuna delle quali benevola.
Seconda domanda, quella che indigna di più. La Regione (la ASL è la Regione) ha di recente distribuito a pioggia – che metodi… – soldi a istituzioni ed enti culturali, alcuni dei quali (antichi e benemeriti) hanno ric4evuto molto meno di alcune delle testate giornalistiche beneficiarie della generosità sospetta della ASL. Una vergogna, spiccioli e briciole. Ed è di questo che qualcuno è sconcertato.
I pochi interventi politici sulla vicenda sorvolano su questa eresia offensiva della Regione e della sua figlioccia ASL. Che fanno finta di nulla.
Abruzzo profondo Sud o terzo mondo? Non sono solo i dati economici a dare corpo ad un giudizio.
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