Centri nascita, la Lorenzin ferma sui tagli


L’Aquila – MA PER SULMONA E’ NECESSARIO PENSARE AD UN’ECCEZIONE – I centri nascita minori saranno tagliati. La conferma, indiretta, ma chiara, proviene dalle parole che la Ministra Lorenzin ha detto in un’intervista ai tg nazionali, parlando dei tragici casi di decessi di madri e feti in diversi ospedali del Nord Italia.
La ministra in sostanza ha ribasuri che è sua intenzione e quindi del governo migliorare i centri nascita (e aumentare il personale) la cui affluenza superi i 500 ricoveri annui. Nessuno dei centri nascita abruzzesi minacciati di chiusura è a tale livello, dunque sono tutti sotto forbice. Le parole della Lorenzin arrivano insieme con la bocciatura da parte del TAR del ricorso proposto da Atri.
Il solo caso che dovrebbe assolutamente essere valutato ancora è quello di Sulmona. Ma è solo la logica a sostenere tale posizione. La nostra logtica. Chiudere Sulmona significa infatti infliggere l’isolamento a zone di montagna dell’Alto Sangro obiettivamente distanti da L’Aquila, Avezzano, Pescara o dal Molise. Ser la poliotica possiede una logica, quindi, deve vaslutare una situazione che è del tutto particolare e differente da oghni altra. Lo farà? Spetta prima di tutto alla Regione impegnarsi per una causa giusta e non campanilistica o di altra natura divera dall’esigenza primaria di tutelare la future madri e le loro famiglie.


06 Gennaio 2016

Categoria : Cronaca
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