Colpito chi ancora non inquina, canta vittoria chi ha avvelenato mari e fiumi
L’Aquila – L’INCOERENZA INQUIETANTE DELLA NOSTRA POLITICA –
Gongola chi per i veleni di Bussi non sarà mai perseguito, ghignano i politici e le istituzioni che non si sono mai preoccupate del radon che sorge dal terreno sotto le nostre case, o dell’asbesto nelle macerie aquilane. Può sorridere chi ha inquinato fiumi e mari, chi ha lasciato spenti i o guasti i depuratori, , oppure chiuso gli occhi di fronte alle discariche abusive O lasciato morire il porto canale di Pescara.
Ora c’è l’alt a Omb rina; i fondamentalismo ambientalista è appagato, e non fa nulla se il parco della costa teatina resta da quindici anni una fola illusoria. Importante per le coscienze che si contentano di poco è che la politica di vari colori, PD in testa, abbia potuto dimostrare agli abruzzesi di essere schierata tutta intera contro i petrolieri. Scacciati ad almeno 12 miglia dalla cosra. Possiamo marciare compatti e orgogliosi verso i prossimi divieti di balneazione o immergerci nelle cloache a cielo aperto che taluni chiamano fiumi. Goletta Verde avrà da fare, ma i politici potranno a buona ragione proclamarsi eroi casti che combattono gli idrocarburi.
Per farla breve, sono stati puniti e respinti alle corde coloro che ancora non hanno inquinato (Ombrina) e chi invece ha avvelenato l’Abruzzo passa per eroe e salvatore. Già con la mano tesa per i voti.
Dove sarà finita la coerenza?
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