Tutti pensano di rinviare le elezioni di giugno
L’Aquila – Prevale in tutte le forze politiche (ma mancano dichiarazioni formali o comunicati ufficiali) l’orientamento di rinviare le elezioni provinciali di giugno nel territorio aquilano, o all’autunno o alla prossima primavera. Resterebbe in tal caso in carica l’attuale amministrazione presieduta da Stefania Pezzopane, in proroga. Nelle altre province abruzzesi e nei comuni, elezioni regolari. La cosa è non solo legalmente possibile, ma anzi auspicata da tutte le parti. Votare a giugno in un territorio in gran parte devastato e psicologicamente all’angolo non sarebbe possibile e neppure utile o costruttivo. La decisione ancora non c’è e dovrà essere adottata dal Ministero dell’interno, sentita la prefettura dell’Aquila, che sarebbe in gravissime difficoltà se si votasse, avendo perso la sede e la documentazione, computer, archivi e tutto ciò che riguarda sia le operazioni elettorali, sia altri uffici del governo in provincia dell’Aquila. Uguali insormontabili problemi avrebbero il comune del capoluogo e tutti gli altri colpiti: spesso piccoli municipi che non hanno più attorno a loro nè un centro abitato, nè una popolazione. Solo tende, disperazione, smarrimento e problemi enormi. Dunque si ritiene che debba prevalere il buonsenso, con rinvio del voto, possibilmente di un anno intero.
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