Banche, bond e denunce


La brutta storia delle banche che potevano fgallire, dopo aver affibbiato titoli e bond a risparmiatori forse un po’ brancolanti nel buio dilaga in Abruzzo. A Pizzoli è esplosa, poi si è fatta sentire anche in altri piccoli centri, come Torino di Sangro e Alba Adriatica. Luoghi in cui si trovano la banca Etruria, la Carichieti, la Banca Marche.
La gente adagi8ata sul lastrico è corale: dicono tutti più o meno ler stesse cose. Raccontano di banchieri sornioni e invitanti, di promesse tradite, di bugie e seduzioni verbose per carpire fiducia e soldi. Finiti in carta straccia. Alcuni casi sono sorprendenti, altri allucinanti. Se fossero storie vere, ci sarebbero tante cose da raccontare ad un procuratore della Repubblica. Ma, cjhe si sappia, denunce per truffa non ve ne sono. Un altro mistero dietro una vicenda che ha del grottesco e può essere emblematica di questi tempi edificati sulla fandonia e irrigati dalla disinformazione dall’approssimazione. In attesa che, alla fine, Pantalone paghi, come sempre.



17 Dicembre 2015

Gianfranco Colacito  -  Direttore InAbruzzo.com - giancolacito@yahoo.it

Categoria : Editoriale
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