Ecco come è organizzato il WWF Abruzzo


Pescara – Questa mattina presso il Centro Servizi del Volontariato è stata presentata la nuova organizzazione del WWF in Abruzzo. Con il Delegato regionale, Luciano Di Tizio, erano presenti i quattro Presidenti delle Organizzazioni locali WWF, Fabrizia Arduini del WWF Zona Frentana e Costa Teatina, Claudio Calisti del WWF Teramo, Tiziano Collacciani del WWF Abruzzo Montano e Nicoletta Di Francesco del WWF Chieti-Pescara.

“La struttura che abbiamo messo a punto – ha dichiarato Luciano Di Tizio – consolida l’incisività del WWF in Abruzzo, dove la nostra associazione è attiva sin dai primi anni ’70 del secolo scorso, e arriva a valle di un processo di rinnovamento avviato anche a livello nazionale per una presenza più organica sul territorio attraverso il volontariato. Oggi il WWF, grazie ai suoi ecovolontari, è operativo in tutta la regione e si occupa delle principali vertenze ambientali, senza trascurare l’impegno diretto in operazioni di conservazione per specie e habitat di interesse europeo grazie alle nostre Oasi”.

La nuova organizzazione copre tutte le province abruzzesi e si affianca a un sistema di Oasi naturalistiche formato da 4 riserve regionali gestite dall’Associazione: l’Oasi del Lago di Penne (PE), l’Oasi del Lago di Serranella nei tre Comuni di Altino (CH), Casoli (CH) e Sant’Eusanio del Sangro (CH), l’Oasi delle Gole del Sagittario ad Anversa degli Abruzzi (AQ), l’Oasi dei Calanchi di Atri (TE), alle quali si aggiunge l’Oasi delle Cascate del Rio Verde a Borrello (CH) con cui il WWF collabora attivamente. Un sistema che si avvale del lavoro di tante persone che operano anche attraverso un’apposita struttura regionale, l’Istituto Abruzzese Aree Protette.

Il WWF è anche impegnato nella vigilanza ambientale attraverso un Nucleo regionale di Guardie volontarie con sede a Lanciano e particolarmente attivo in provincia di Chieti e in provincia di Pescara.

È inoltre significativa la presenza del WWF nel campo dell’educazione ambientale attraverso una stretta collaborazione con quattro Centri di Educazione Ambientale regionali: il CEA “Monti della Laga” di Cortino (TE) nel Parco Nazionale del Gran Sasso e Monti della Laga, il CEA di Anversa degli Abruzzi (AQ), il CEA dei Calanchi ad Atri (TE) e il CEA “Antonio Bellini” a Penne (PE). A questi si affiancano il Centro di Documentazione Ambientale “La Gramigna” a Teramo – con una biblioteca che vanta oltre 2.000 pubblicazioni a tema ambientale e l’intero archivio dei documenti del WWF Abruzzo – e il Laboratorio per le Aree Protette e lo Sviluppo Sostenibile di Penne (PE), nato nella locale Oasi WWF anche in collaborazione con Federparchi.

“A settembre – continua Di Tizio – abbiamo organizzato un’assemblea regionale con la partecipazione di oltre 70 attivisti da tutta la regione per pianificare le prossime attività. Abbiamo scelto così i principali temi di cui ci occuperemo nel prossimo anno. Ovviamente sono tantissime le emergenze ambientali su cui stiamo lavorando e continueremo a lavorare. Il nostro primo impegno è per la conservazione della straordinaria biodiversità dei nostri territori: l’Abruzzo presenta una ricchezza naturalistica straordinaria per salvaguardare la quale è nato un sistema di aree naturali protette quasi unico in Europa che è chiamato a proporre anche modelli di sviluppo sostenibile. Nonostante questo habitat prioritari e specie importanti come l’Orso Marsicano sono ancora oggi a serio rischio di scomparsa: è necessario rafforzare il sistema di tutela e mettere a punto proposte concrete per valorizzare determinate aree senza distruggerle. Vi è poi il tema della deriva petrolifera che da anni stiamo combattendo e che vede tutto l’Abruzzo impegnato in un braccio di ferro con il Governo nazionale intenzionato a trasformare il nostro mare e il nostro territorio in un distretto petrolifero. La battaglia contro l’estrazione di petrolio dal mare abruzzese è anche una battaglia di coerenza contro i cambiamenti climatici in atto. E come terza principale linea di azione ci sarà l’attenzione al territorio: i fiumi abruzzesi presentano un grado di inquinamento elevatissimo che si ripercuote sulla qualità delle acque del mare; al tempo stesso l’aggressione del cemento ai corsi d’acqua, nei cui alvei si continua a costruire, e la realizzazione di infrastrutture in aree delicate del territorio contribuisce a creare un pesante dissesto idrogeologico che ad ogni nuova pioggia rappresenta un serio pericolo per edifici e persone”.

Alla conferenza stampa era presente anche Dante Caserta, abruzzese e vicepresidente del WWF Italia. “Il 2016 – ha dichiarato – sarà un anno molto importante: festeggeremo infatti i primi 50 anni del WWF in Italia. Mezzo secolo di storia importante per la natura di questo Paese con tanti traguardi raggiunti ma anche con tanti ancora da raggiungere. Oggi più che mai dobbiamo essere in grado di rispondere alle nuove esigenze locali senza perdere di vista le grandi azioni a livello planetario che, come organizzazione mondiale, portiamo avanti. Del resto i temi ambientali sono estremamente complessi e non possono essere affrontati solo a scala locale. L’esempio tipico è proprio quello della deriva petrolifera che sta colpendo l’Abruzzo: come WWF siamo fortemente impegnati a contrastare le piattaforme davanti alle nostre coste, ma lo facciamo agendo contemporaneamente a livello nazionale e internazionale per una politica energetica basata sul risparmio, sulla messa in efficienza dei processi produttivi e sulle fonti alternative a quelle fossili, per un modello di mobilità che incentivi mezzi alternativi alle auto private e trasformi le nostre città in luoghi più vivibili e meno inquinati. Ecco, questi e non solo questi sono gli obiettivi del WWF e l’Abruzzo si è riorganizzato al meglio per partecipare all’attività mondiale, nazionale e locale dell’associazione nell’interesse dell’ambiente e di tutti i cittadini”.

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12 Dicembre 2015

Categoria : Cronaca
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