Il derby dell’Immacolata


(di Massimiliano Di Scipio)
Altro capitolo dell’ennesima sfida tra gli amici del calcio dell’Aquila e di Pescara, nell’anno domini 6,5 dal terremoto del 6 aprile 2009.
E già, perché ormai per gli aquilani il tempo è scandito tra prima del terremoto e dopo il terremoto, un po’ come per l’umanità tra avanti Cristo e dopo Cristo.
Avrei dovuto dire per Noi aquilani, ma da quando mi sono trasferito a Pescara, ovvero dal 6 aprile 2009 pomeriggio alle 17,30, sono stato praticamente adottato sulle rive dell’Adriatico, tra l’altro con notevole spirito di sopportazione dei calciofili marittimi, e scaricato da chi mi aveva sopportato fino al 4 aprile 2009, con conseguente crisi personale d’identità.
Scherzi a parte, dopo avere suggerito l’idea di una sfida mare – monti tra due gruppi di innamorati della palla rotonda, non c’è stato bisogno di insistere e, da oltre un lustro, ci si sfida almeno due volte l’anno sul campo e a tavola.
Questa volta sono usciti vincitori gli aquilani in trasferta sul campo di Sambuceto per 3 -2, mentre i pescaresi hanno recuperato nettamente a tavola al ristorante “Regina”, a due passi dal mare.
In ogni caso è sempre derby a 360°: è derby tra L’Aquila e Pescara; tra Capoluogo regionale e Adriatico; tra Confcommercio (con Celso Cioni) e Confindustria (con Enrico Marramiero); tra allenatori storici degli Appennini (Giampaolo Rossi) e della Costa (Giuliano Del Signore).
Ma la sensazione più bella è che ogni partita che si disputa, viene meno il becero campanilismo e si stringe sempre di più un’amicizia vera non solo tra i “calciatori”, ma anche tra le rispettive famiglie, che sempre di più partecipano con piacere a tali iniziative (o meglio, dal punto di vista delle mogli, con spirito patetico nei confronti di mariti attempati, che ancora non desistono dall’indossare i pantaloncini corti).
Nell’ultima occasione, tra l’altro, ci ha onorato della sua presenza l’amico Dante Capaldi, anch’egli “esule” dopo il sisma, col quale abbiamo ricordato gli anni felici della presidenza all’Aquila Calcio del compianto Tonino Angelini, gentleman di altri tempi, il gol di Giampolo Rossi all’Adriatico nel 1964, che decretò l’ultima vittoria dei rossoblù in trasferta in riva al mare, nonché il meraviglioso Pescara del profeta Giovanni Galeone, Leo Junior e Rocco Pagano.
La rivincita è già fissata sul campo dell’Amiternina, a Scoppito, intorno alle idi di marzo e già si pone l’interrogativo di chi sarà il novello Bruto.


09 Dicembre 2015

Categoria : Sport
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