INGV: 10.000 scosse, 1.000 avvertite


palazzo-della-prefetturaDiecimila scosse conteggiate dall’ inizio del sisma, anche piccolissime, sotto magnitudo 1, di cui un migliaio avvertite e di magnitudo da 2.5 in su, “tutte nello stesso settore” territoriale. Questo il bilancio tracciato dal presidente dell’Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia (Ingv), Enzo Boschi, a una settimana dal terremoto che ha colpito la zona dell’Aquilano. “Tutte scosse registrate all’interno del settore” che si è attivato dopo la prima scossa di 5.8 delle 3,32 nella notte tra domenica 5 e lunedì 6 aprile “e dopo le altre più forti, superiori a 5 ma una un po’ più a sud e l’altra un po’ più a nord”. “In questo momento sono circa 60 ore – ha detto Boschi all’ ANSA – che registriamo terremoti al massimo di magnitudo intorno a 3 ma questo non significa che non ce ne saranno altre superiori. In base a quanto ci concerne, l’andamento, statisticamente parlando, è normale. Non escludiamo altre scosse un po’ più forti, anzi probabili”.
Quanto alla struttura urbana dell’area aquilana, fino a 20-25 km dalla città a 360 gradi, al momento si può pensare che solo il 10% delle strutture siano poco danneggiate, o per niente. La stragrande maggioranza delle abitazioni, anche di recente costruzione, è lesionata o da verificare. Gli edifici pubblici tutti inagibili. Le istituzioni troveranno sedi volanti e provvisorie nella scuola GdF di Coppito, dove ci sarà anche un ufficio di Berlusconi e dove si riunirà nei prossimi giorni il consiglio dei ministri. Un elevato numero di strade provinciali risulta danneggiato e occorre intervenire subito, per garantire i collegamenti veicolari con tutte le località abitate nelle tendopoli e nei campi di raccolta. La Provincia ha già dichiarato di non disporre dei 18 mln di euro necessari per ristrutturare la rete stradale.


13 Aprile 2009

Categoria : Cronaca
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