IL TERREMOTO? TUTTI MUTI, COME SE NIENTE STESSE ACCADENDO
L’Aquila – Alle 20,30 le scosse sismiche in Adriatico, di fronte alla costa abruzzese ad appena un’ottantina di chilometri, poco più di 40 miglia, sono d3ecine e due hanno superato il quarto grado Richter, molte altre il terzo. Il peggio è che diverse scosse sono state nettamente percepite in Abruzzo, allarmando non poco la ente. Sapete com’è, da queste parti il terremoto preoccupa. Forse ce n’è anche motivo e spiegazione.
Non occorre essere nipotini di Einstein per capire che se il terremoto avesse raggiunto la magnitudine 5 (poco c’è mancato) anche l’Abruzzo sarebbe stato coinvolto e forse danneggiato. Gli edifici sulla costa sono sismicamente fragili, almeno la maggior parte.
Ancora una volta, ma stavolta di più, colpisce il silenzio totale di tutte le istituzioni a cominciare dai sindaci. Neppure una parola, neppure uno scienziato consultato i fretta e furia, neppure un messaggio della protezione civile che dice: “Se occorre, siamo pronti, siamo allerta”.
Silenzio generale e totale. La gente divora le notizie, un po’ di paura – diciamolo – c’è, ma i palazzi rtimangono0 muti e chiusi. Quanto ai politici, anche i dichiaratori per professione, è come se non ci fossero, ma non sorprende. Con il terremoto non si procacciano voti. Caso mai le passerelle vengono dopo.
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