Berlusconi coglie la palla al balzo e difende chi ha comperato obbligazioni a rischio
INTERVISTA AL TG5: GLI OBBLIGAZIONISTI SUL LASTRICO DOPO IL COSIDDETTO SALVABANCHE – LA SITUAZIONE DI PIZZOLI –
L’Aquila – L’occasione è ideale per attaccare come sempre Renzi, il governo e il cosiddetto provvedimento salvabanche che ha ripescato e tenuto in vita alcuni istituti tra i quali l’abruzzese Carichieti. Colpiti e, per ora, anche affondati i risparmiatori in possesso di obbligazioni subordinate. Titoli consigliati spesso dalle stesse banche ai clienti, al momento divenuti carta straccia. In tutto, dice Berlusconi, ventimila persone e poco meno di 800 milioni di euro i loro risparmi.
L’argomento tocca direttamente Pizzoli, nell’Aquiilano, dove decine e decine di risparmiatori si sono fidati dalla Banca Etruria ed hanno acquistato obbligazioni subordinate per almeno 3 milioni. Al momento si stanno organizzando in comitato per tentare un’azione di recupero, ma non si sa cosa abbiano deciso e cosa sia stato loro consigliato.
Berlusconi nell’intervista si è schierato con i risparmiatori chiedendo un intervento. Forse una strada si troverà , ma rimane il problema: le banche danno buoni consigli? Sicuramente ottimi, ma per se stesse. La legge deve tutelare chi viene indotto a investire, conferire responsabilità a chi induce agli investimenti, e pretendere che la gente sia informata più correttamente.
Le obbligazioni subordinate sono investimenti ad alto rischio, o meglio a rischio congenito. La gente lo sa? Le banche informano correttamente o approfittano della disinformazione delle persone? Non basterà dunque risarcire – se avverrà – i risparmiatori, ma occorre cambiare le regole e tenere a bada le banche.
Oggi, per attaccare il governo, in tanti diventano difensori e sfruttano il momento per politica, dimenticando che le regole avrebbero potuto cambiarle anche loro, quando – come Berlusconi – governavano. Ma si sono guardati bene dal toccare il potere dei santuari del denaro.
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