Ospedale e Università, problemi centrali


L’Aquila – Da Lelio De Santis (IdV) riceviamo: “L’Aquila ha bisogno di tante cose come il lavoro e le case, le scuole ed i servizi,tutte urgenti ed essenziali, ma due presidi pubblici sono ancora più urgenti ed essenziali in una città che voglia ancora chiamarsi tale e che voglia pensare ud un futuro dignitoso per i suoi cittadini :
L’Ospedale e L’Università. L’Ospedale ti cura e ti mantiene in vita. Dovrebbe essere il luogo più sicuro e più protetto, per consentire ai bisognosi ed ai malati di essere curati in periodi di tranquillità e, soprattuto, in periodi di eventi drammatici, che spesso si verificano nel nostro territorio marginale ed abbandonato.
Purtroppo, così non è stato e l’Ospedale a 10 mesi dal sisma è ancora lì con tutte le ferite del
6 Aprile e con tutti i disagi per i cittadini che ne hanno bisogno.
Cambiano i manager ed i direttori, si sente di appalti chiacchierati e di accorpamento di A.S.L., ma i servizi non migliorano e la qualità della sanità, nonostante l’impegno del personale medico ed infermieristico, non aumenta. Ed i cittadini sembrano rassegnati…
L’Università ti forma e ti fa crescere. Dovrebbe funzionare al meglio e dovrebbe assicurare agli studenti universitari alloggi, aule, mense, trasporti, per consentire loro di studiare in condizioni accettabili, ma finora questo non si è verificato e gli appelli accorati del Rettore Ferdinando Di Orio hanno spesso suscitato reazioni inconprensibili o provocatorie da parte della Regione e silenzio da parte di Altre Istituzioni.
I ventimila iscritti, nonostante i problemi irrisolti, costituiscono un grande risultato che va iscritto a merito della credibilità dell’Università e non della Regione che alimenta la guerra fra diverse Università,la contrapposizione fra studenti, ed elargisce le modeste risorse finanziarie fra tutti gli Atenei senza tener conto che quello dell’Aquila vive una condizione di emergenza.Ed allora, basta con le polemiche, se il Governo Regionale crede nel sistema universitario, può sostenerlo concretamente investendo di più, anche recuperando fondi,ad esempio, dalle spese di rappresentanza e dalla riduzione delle indennità di Consiglieri e di Assessori Regionali, come promesso in campagna elettorale. Sarebbe ,comunque, un bel segnale di attenzione e di moralità che tutti apprezzerebbero, I.d.V. compresa”.


22 Gennaio 2010

Categoria : Politica
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