Rugby, a Roma vietato perdere
Paganica – Dopo una sosta di due settimane, trascorse all’insegna di una minuziosa preparazione tattico atletica, ripartirà da Roma (sponda Capitolina Cadetta) il cammino del Paganica Rugby.
Per gli uomini di coach Sergio Rotellini, una partita da non fallire.
Gli Unionisti, infatti, ad oggi stazionano al quarto posto della classifica con 4 punti, appena due in meno del Paganica.
Mettere in atto il terzo blitz esterno della stagione, insomma, potrebbe consegnare ai rossoneri una fetta importante di salvezza.
Di fronte, però, il Paganica si troverà una squadra che, dopo un inizio di torneo assai balbettante, ha intrapreso un positivo percorso di crescita il quale l’ha portato a cogliere due vittorie nelle ultime tre uscite ufficiali.
Successi, quelli con Colleferro ed Avezzano, che hanno consentito ai biancomalva allenati da Della Torre di annullare la penalizzazione di 4 punti che era stata loro comminata ad inizio stagione e riportarsi così a ridosso delle zone più nobili della classifica.
Al netto dei successi, cose buone gli Unionisti (pur uscendo sconfitti) le hanno fatte vedere anche sul difficile campo della capolista Civitavecchia Centumcellae, dove sono stati impegnati appena prima della sosta del campionato.
12 punti la forbice tra le due squadre (score finale di 27-15 in favore del XV di Granatelli che così si è aritmeticamente qualificato alla Pool Promozione).
Per i romani un deciso, decisissimo passo in avanti se si pensa che, alla prima giornata di andata, il Civitavecchia vinse con il punteggio perentorio di 41-7.
In definitiva, è evidente come la compagine Unionista abbia trovato equilibrio e quadratura.
Conscia dei limiti oggettivi del suo pacchetto degli avanti (che emersero evidenti proprio nel corso del match di andata con il Paganica), la Capitolina Cadetta ricorre, infatti, spesso alle mischie no contest, le quali danno possibilità di predisporre meglio la linea difensiva in un’ottica di placcaggio ed eventuale riconquista del possesso.
E quando attaccano ovale in mano i romani, aiutati dalla struttura fisica che in questo caso diventa non un gap ma un valore aggiunto, diventano assai pericolosi potendo sviluppare trame alla mano ficcanti ed alle quali partecipano di fatto quasi tutti gli effettivi in campo.
Alla luce di ciò, due potrebbero essere le chiavi per mettere in difficoltà i romani: aggressività e reattività .
Qualità che, da parte rossonera, si dovranno andare a tradurre in placcaggi decisi e tesi a far giocare la Capitolina Cadetta sempre in arretramento, spezzando così il suo ritmo e inaridendo le fonti di gioco.
Atteggiamento in parte visto già nella gara di andata che, giocata allo “Iovenitti” lo scorso 25 ottobre, si concluse con il successo del Paganica per 23-13.
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