Qui Pescara
(di Stefano Leone)
(PESCARA) I GENITORI RAPPRESENTANTI DEL CONSIGLIO DELL’ISTITUTO ALBERGHIERO ‘DE CECCO’ SULL’INCONTRO ODIERNO CON IL PRESIDENTE DELLA PROVINCIA DI MARCO
“A nome di tutti i genitori e delle famiglie dei 1.800 studenti dell’Istituto Alberghiero Ipssar ‘De Cecco’ esprimiamo il profondo disagio nel quale oggi vivono e studiano i nostri ragazzi, lo stesso disagio condiviso dalla dirigente, dai docenti e dagli operatori scolastici che lavorano in condizioni di grosse difficoltà logistiche e strutturali. Da mesi le Istituzioni continuano a promettere l’avvio dei lavori necessari per garantire le condizioni minime di vivibilità nell’Istituto. Ma purtroppo, alle promesse continuano a non seguire i fatti, e anche l’incontro odierno con il Presidente della Provincia Antonio Di Marco non ha sortito alcun risultato concreto, se non l’ennesima ‘promessa’. Ora attenderemo le prossime scadenze fornite oggi, ovvero l’annunciato inizio, per i primi di dicembre, dei lavori nella ex palestra, per poi decidere le prossime iniziative da attuare a difesa del diritto allo studio degli studenti dell’Alberghiero”. Lo hanno dichiarato i Genitori-Rappresentanti del Consiglio d’Istituto Alberghiero ‘De Cecco’, che oggi, nelle persone della signora Maria Gaipo e Annalicia Pulcina, hanno preso parte all’incontro avvenuto nel cortile della scuola con il Presidente della Provincia Di Marco, alla presenza dei ragazzi e della dirigente Alessandra Di Pietro. “L’incontro odierno ha lasciato l’amaro in bocca ai ragazzi, ai dirigenti e anche alle famiglie che si aspettavano risposte concrete dal Presidente Di Marco – hanno detto i Genitori Rappresentanti del Consiglio d’Istituto -. Conosciamo le difficoltà in cui versa la Provincia, sia dal punto di vista finanziario che organizzativo, ma ci chiediamo se il Presidente conosca le difficoltà sopportate con pazienza dagli studenti dell’Alberghiero, che oggi fanno salti mortali pur di portare avanti il proprio percorso di formazione didattica e professionale. Nonostante le promesse di ottobre, sino a oggi, gli studenti non possono usufruire dei laboratori, non possono lavorare, ma soprattutto non abbiamo alcuna prospettiva circa la riconsegna di quegli spazi, visto che i lavori non sono mai cominciati. Oggi le ultime promesse del Presidente Di Marco, ovvero la riconsegna, entro il 7 gennaio, dei laboratori di via Tirino dove però, lo ribadiamo, oggi non c’è ancora il cantiere, e l’inizio dei lavori nella ex palestra per i primi di dicembre, ossia la prossima settimana. Ovviamente, in qualità di genitori che condividono il disagio dei propri ragazzi, e in qualità di Rappresentanti del Consiglio d’Istituto, continueremo a monitorare in maniera serrata il rispetto di tali scadenze, pronti ad attuare tutte le iniziative per tutelare l’Istituto Alberghiero e i nostri giovani, lavorando in stretta collaborazione con la dirigente Di Pietro, alla quale rinnoviamo la nostra fiducia e solidarietà”.
(PESCARA) DEPURAZIONE PESSIMA COME LA POLITICA CHE LA GESTISCE
Maurizio Acerbo (PRC): “Il dossier del Forum Acqua sul cattivo funzionamento dei depuratori in Abruzzo suscita giustamente indignazione e preoccupazione. Ci teniamo a puntualizzare che se la situazione è questa non è colpa dello spirito santo o del destino. Se lo stato della depurazione in Abruzzo è da quarto mondo è bene non dimenticare le responsabilità politiche di chi doveva provvedere alla gestione e ai controlli. Innanzitutto ci riferiamo all’ARTA che avrebbe dovuto fornire alla cittadinanza quei dati da anni in base alla normativa nazionale e regionale (prima norma regionale è del 2008). Soltanto dopo le polemiche estive sulla balneazione e le sacrosante critiche che abbiamo rivolto come Rifondazione e movimenti per l’acqua ai vertici dell’ARTA chiedendo le dimissione del direttore politico Amicone finalmente si son decisi a pubblicare dati dei depuratori. Come ben illustra il dossier del Forum Acqua la situazione è gravissima e conferma il quadro che abbiamo sempre denunciato relativo alla cattiva gestione del servizio idrico integrato nella nostra Regione. Che i depuratori sovente non funzionino o funzionino male è un dato ma è bene chiarire di chi sono le responsabilità politiche. La depurazione è competenza delle spa che gestiscono il servizio idrico integrato. Società di cui sono azionisti sono comuni. Nate nel 2000 sulla base di una pessima legge indirizzata verso la privatizzazione del servizio hanno di fatto fornito ai politicanti locali la possibilità di gestire in maniera privatistica un bene comune e un servizio essenziale come l’acqua. In Abruzzo si è creato un sistema di potere affaristico-clientelare che abbiamo definito “partito dell’acqua” che ha consentito a esponenti politici – in primo luogo del Partito Democratico ma laddove ha potuto il centrodestra non è stato da meno – di usare le aziende del servizio idrico per fini propri. I cittadini pagano in bolletta una quota destinata alla depurazione quindi è sbagliato dire – come qualcuno ha fatto – che non ci sono le risorse. Purtroppo sono state spese in maniera sbagliata. Le società dell’acqua hanno accumulato enormi sperperi di denaro pubblico e debiti per decine di milioni di euro (solo l’ACA ha superato i 100 milioni). I sindaci attraverso gli ATO avrebbero avuto il dovere di controllare l’operato di chi avevano nominato nelle società ma in generale c’è stata ampia complicità con le cattive gestioni affaristiche e clientelari. Le vicende di ACA, CAM, SASI ecc. hanno riempito le cronache per anni ma quasi sempre solo Rifondazione Comunista e i movimenti hanno denunciato i comportamenti di questo ceto politico irresponsabile. I soldi sono stati usati per assumere senza concorso esponenti politici, loro familiari, parenti e clienti o per distribuire incarichi, appalti, consulenze o realizzare opere inutili e costose (un solo esempio il potabilizzatore mai attivato sul fiume Pescara). Sono stati profumatamente pagati i componenti politici dei cda e quando la legge nazionale ne ha imposto la riduzione del numero si sono inventati figure come quella del “procuratore” per continuare a stipendiare personaggi politici come Gaetano Cuzzi. Non mancano le ombre relative a vera e propria corruzione se l’ultimo presidente PD dell’Aca Ezio Di Cristofaro si è dovuto dimettere dopo l’arresto con l’accusa di tangenti. Questa classe dirigente ha raccolto molte preferenze ma ci ha fatto bere per anni acqua proveniente da pozzi contaminati da sostanze chimiche cancerogene. Non entriamo nel merito del processo in corso ma ricordiamo che senza la nostra denuncia nel 2007 staremmo ancora bevendo quell’acqua. Comunque finisca la vicenda penale l’Istituto Superiore di Sanità ha confermato tutto ciò che avevamo denunciato a partire dal fatto che non si poteva miscelare “acqua avvelenata” con acqua
proveniente da altri pozzi per abbattere percentuale inquinanti dato che le sostanze cancerogene attraverso il consumo quotidiano si accumulano nel corpo umano. Questa classe dirigente siede oggi in Giunta Regionale con Donato Di Matteo che è stato prosciolto avendo dichiarato che non leggeva le lettere a lui indirizzate (cosa accadrebbe per una cosa del genere in altri paesi europei?) o in parlamento dove contiamo nelle fila del PD dipendenti ACA o familiari di dipendenti ACA. E’ ora di smetterla di minimizzare i problemi nascondendo i dati. La Regione purtroppo invece di intervenire drasticamente reitera il Piano di Tutela delle acque della precedente Giunta che rimanda il risanamento dei fiumi al 2027 mentre secondo le direttive europee doveva essere “buono” entro il 2015. Un fallimento della classe dirigente regionale che si pensa di nascondere cambiando le date. E’ ora di riformare il servizio idrico nel senso indicato dal referendum sciogliendo le spa e trasformandole in aziende di diritto pubblico con trasparenza e controllo da parte di cittadini e utenti come proponiamo da anni. E’ ora di fare dell’ARTA un’agenzia autorevole con una direzione adeguata per competenze scientifiche e indipendenza dalla politica. Visto che la Giunta D’Alfonso governa grazie ai voti dei distributori di panini con la porchetta, appalti e assunzioni ora spenda bene e con trasparenza le risorse per garantire un corretto funzionamento dei depuratori”.
(PESCARA) CHIAVAROLI E TANCREDI (NCD): ” GRANDE SODDISFAZIONE PER ASSOLUZIONE VENTURONI E DI STEFANO”
“Siamo molto soddisfatti dell’assoluzione dell’amico, collega di partito, nonché ex- Assessore Regionale alla Sanità Lanfranco Venturoni e dell’onorevole Fabrizio Di Stefano nel processo penale Rifiutopoli. Ribadiamo di non aver mai avuto alcuna perplessità sulla loro onestà e correttezza nello svolgimento delle attività legate al mandato politico e ci chiediamo quale sarebbe stato il futuro della sanità abruzzese e della Teramo ambiente senza questa inchiesta.” Lo dichiarano in una nota la senatrice Federica Chiavaroli, coordinatrice del Nuovo Centrodestra Abru
(PESCARA) LE DONNE ACLI PER LA GIORNATA INTERNAZIONALE PER L’ELIMINAZIONE DELLA VIOLENZA CONTRO LE DONNE INDOSSANO UN BRACCIALETTO REALIZZATO NELLE CARCERI
«Quest’anno le donne delle Acli, in occasione del 25 novembre, giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne, indossano un braccialetto realizzato dalle sartorie degli istituti di pena italiani con lo slogan “Stop alla violenza sulle donne” – annuncia Agnese Ranghelli, responsabile nazionale delle donne Acli – per sentirsi vicine a tutte quelle donne che sono vittime di violenza e soprusi sin dentro le stesse mura di casa. Il fenomeno, ancora ampio nel nostro Paese, ha radici culturali lontane e profonde – prosegue Ranghelli – resta realtà invisibile quando si consuma all’interno delle famiglie o nei rapporti privati affettivi. Nonostante la crescente sensibilità al problema, nonostante la mobilitazione da parte di tante associazioni femminili e di recente anche maschili per contrastare ogni forma di violenza di genere anche attraverso una condivisa riflessione critica sull’immaginario culturale maschile che supporta e talvolta addirittura giustifica queste violenze, in Italia il numero dei femminicidi rimane ancora costante. Ciò testimonia che la “cultura della violenza” sopravvive a tutte le misure di contrasto; comunque essa si manifesti, come violenza fisica, sessuale, psicologica o economica, costituisce un crimine che distrugge, toglie la stima di sé, sottrae ogni certezza, annienta l’autostima». I dati parlano chiaro: 6 milioni 788 mila donne hanno subìto nel corso della propria vita una qualche forma di violenza fisica o sessuale, il 31,5% delle donne tra i 16 e i 70 anni: il 20,2% ha subìto violenza fisica, il 21% violenza sessuale, il 5,4% forme più gravi di violenza sessuale come stupri e tentati stupri. Sono 652 mila le donne che hanno subìto stupri e 746 mila le vittime di tentati stupri. (fonte Istat anno 2014)zzo e l’onorevole Paolo Tancredi.
(PESCARA) EVENTO DI ACCENSIONE DELLE LUMINARIE NATALIZIE CHE SI SVOLGERÀ DOMENICA 29 NOVEMBRE
Presentato stamane il programma dell’evento di accensione delle luminarie natalizie che si terrà domenica 29 novembre apartire dalle 17 nel centro della città e che per la prima volta mette insieme Amministrazione Comunale, Confcommercio, Pescara Calcio e Trenitalia. “Domenica avremo piacere e onore di accendere le luminarie natalizie con una settimana di anticipo – dice il sindaco Marco Alessandrini -. Il senso dell’iniziativa che si anticipa è quella di favorire e incoraggiare il commercio e la vocazione turistico ricettiva della città, in vista dell’appuntamento natalizio, lo facciamo con l’idea che uniti si vince. Abbiamo già dei positivi riscontri di questa teoria che è stata applicata a tante iniziative fatte fino ad oggi e che hanno avuto successo: anche questa andrà bene perché quando le persone collaborano i risultati sono sempre tangibili”. “Ringrazio tutti i soggetti coinvolti e tutti i commercianti che hanno risposto puntuali alla richiesta di installazione delle luminarie – aggiunge l’assessore Giacomo Cuzzi – E’ grazie al sostegno economico di costoro che riusciremo ad avere una illuminazione bella e omogenea in quello che dovrà essere il centro commerciale naturale della città”.
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