Una donna su tre vittima di violenze: preoccupante rapporto Oms
(a cura di Flavio Colacito) – A livello mondiale, il 35% delle donne ha subito una violenza domestica o sessuale nel corso della propria vita e nella maggior parte dei casi, da un partner, da un ex o da un familiare. Lo ha detto nella Giornata Mondiale contro la Violenza sulle Donne, Flavia Bustreo Vice Direttore Generale, Salute della Famiglia, delle Donne e dei Bambini presso l’OMS . “Per contrastare e porre fine alla violenza sulle donne e’ necessario – ha spiegato – che si agisca con un approccio sistemico che aiuti le vittime ad essere messe in contatto con tutti i servizi di cui hanno bisogno, medico in primis”. Ogni 3 giorni, in Italia, una donna viene uccisa dal partner, dall’ex o da un familiare. Sono, infatti, quasi 7 milioni le donne tra i 16 e i 70 anni – 1 donna su 3 – ad aver subito una qualche forma di violenza fisica o sessuale. E in oltre il 60% dei casi, sono i partner attuali o ex a commettere le violenze piu’ gravi. A livello mondiale, rende noto l’Organizzazione Mondiale della Sanita’ (OMS), il 35% delle donne ha subito una violenza domestica o sessuale nel corso della propria vita. Il 42% ha subito violenze fisiche o sessuali da uomini con cui avevano avuto una relazione intima e ha riportato gravi danni alla salute. E ancora, il 38% degli omicidi di donne nel mondo- 1 su 4 – sono commessi da un partner. “Quando una donna subisce una forma di violenza le ripercussioni sulla salute con cui dovra’ fare i conti negli anni successivi sono molteplici perche’ non si corrono rischi solo dal punto di vista fisico, ma anche da quello della salute mentale oltre ad aumentare drasticamente il rischio di contrarre infezioni come l’HIV. Sono tanti i paesi del mondo dalla Tanzania, al Bangladesh fino al Peru’, in cui il primo rapporto sessuale di una donna avviene forzatamente” aggiunge Flavia Bustreo. Dalle indagini sulla popolazione emerge una prevalenza di fenomeni di violenza domestica e sessuale in contesti non bellici. La prima relazione dell’OMS in 10 Paesi principalmente a basso e medio reddito ha rilevato che, tra le donne di eta’ compresa tra 15 e i 49 anni, il 15% delle donne del Giappone come il 71% di quelle etiopi hanno subito una violenza fisica e/o sessuale da un partner nel corso della loro vita, mentre tra lo 0,3 e l’11,5% delle donne ha riferito di aver subito un abuso sessuale da parte di qualcuno che non fosse un partner dall’eta’ di 15 anni. In tutto il mondo, quasi un terzo (30%) di tutte le donne che hanno avuto una relazione e’ stata vittima di un atto di violenza fisica e sessuale dal partner e in alcune regioni questa percentuale e’ molto piu’ alta. Inoltre, studi internazionali rivelano che circa il 20% delle donne e tra il 5 e il 10% degli uomini hanno dichiarato di essere stati vittime di violenza sessuale da bambini. Le donne vittime di violenza – quando l’episodio non sfocia in un omicidio – risentono di gravi conseguenze sulla salute fisica, mentale, sessuale e riproduttiva a breve e a lungo termine e spesso, ne sono vittima anche i figli. Nel 42% dei casi si tratta di lesioni e infortuni, ma le donne vittime di una violenza sessuale rischiano gravidanze indesiderate, aborti indotti, problemi ginecologici, e infezioni a trasmissione sessuale, compreso l’HIV. “L’Oms sta lavorando – conclude Flavia Bustreo – alla stesura di un Piano di Azione Globale per rafforzare il ruolo dei sistemi sanitari e rispondere alla violenza contro le donne allargando anche il focus a ragazze e bambini, applicando un approccio multisettoriale. Il Piano vedra’la sua entrata in azione il prossimo anno”. (AGI)
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