Grande Pescara, la legge torna in commissione
L’Aquila – Il Consiglio regionale, nella seduta odierna, ha approvato il provvedimento amministrativo che modifica e integra le norme tecniche di attuazione del Piano Stralcio per l’assetto idrogeologico “Fenomeni gravitativi e Processi”, riferito ai Bacini di rilievo regionale abruzzesi. Torna in Commissione, invece, il progetto di legge per l’istituzione del Comune Nuova Pescara, per consentire alcuni approfondimenti al testo arrivato all’esame dell’Aula. Rinviato, alla seduta del 9 dicembre prossimo, il progetto di legge sulla lotta agli sprechi alimentari, che dovra’ prima passare all’esame del Comitato per la Legislazione. Con 18 voti a favore e 9 schede bianche, Giampiero Leombroni e’ stato eletto commissario straordinario dell’Arap, l’agenzia regionale attivita’ produttive. L’elezione del Garante per le persone sottoposte a misure restrittive della liberta’ professionale e’ stata invece rinviata alla prossima seduta.
SOSPIRI – - “Io sogno un ‘grande soggetto Adriatico’ unito, sogno di competere e vincere con Ancona, sogno di costruire un punto di riferimento, un grande soggetto abruzzese in grado di affiancare la Regione nella conquista delle attenzioni europee, senza per questo umiliare le tradizioni e le identita’ di chi non abita a Pescara, ma non possiamo pensare di ignorare il parere di 111mila persone che hanno votato a favore dell’unificazione di Pescara, Montesilvano e Spoltore”.
Lo ha detto il capogruppo di Forza Italia alla Regione Abruzzo, Lorenzo Sospiri, intervenendo nel dibattito inerente il progetto di legge presentato e sottoscritto con il consigliere del Movimento 5 Stelle Mercante sull’istituzione della ‘Grande Pescara’. “I numeri hanno un valore nella decisione che oggi la maggioranza va ad assumere – ha sottolineato il capogruppo – e partiamo da quante persone hanno espresso il proprio punto di vista sul tema: 111.475 cittadini, tra cui 64.891 di Pescara, 26.267 di Montesilvano, 9.564 di Spoltore. Dunque 111mila persone hanno votato sulla fusione dei tre Comuni, seppur partendo da un titolo espresso male, perche’ non si tratta di istituire una ‘Grande Pescara’, ne’ una ‘nuova Pescara’, ma una nuova organizzazione urbana, una nuova realta’ metropolitana. I numeri contano – ha sottolineato Sospiri – perche’ non possiamo ignorare che 111mila cittadini hanno detto ‘vogliamo questo processo’. La legge, il tema, non dev’essere piu’ rinviato, perche’ il voto al referendum e’ senza dubbio l’espressione piu’ alta della democrazia popolare. Ora, in tutti e tre i Comuni ha vinto il ‘si”, malgrado la comunicazione errata di un concetto annettivo che non c’era nella mente del legislatore che ha fatto partire la fusione. E i numeri contano: dice il presidente D’Alfonso ‘grande e’ utile se porta risorse’, e io voglio confutare questa tesi su tre piani. Il primo e’ di interesse politico-indirizzo, ovvero l’Europa: tra i principi che regolano le erogazioni di fondi e muovono l’attenzione dei vertici, spicca il dato demografico. Ovvero, una cosa e’ se il Comune di Spoltore, di Montesilvano o di Pescara partecipano da soli a un bando, una cosa e’ se lo fanno insieme, e pensiamo al Masterplan per il sud. La vulgata dice che il Comune di Pescara vuole l’unione per ‘aggiustare’ i propri conti, e non mi pare possibile pensando alle difficolta’ in cui versano tutti gli Enti con i nuovi obblighi normativi. Ora, e’ pensabile – ha proseguito Sospiri – che oggi si liquidi il giudizio su 111mila elettori con un ‘si” o un ‘no’, io credo di no, ma non e’ stato possibile sviluppare il tema perche’ oggi non rispondere sarebbe stato un errore perche’ 111mila persone hanno votato. Io personalmente oggi sogno un grande soggetto unito Adriatico, sogno di competere e vincere con Ancona, sogno di essere un punto di riferimento, di costituire un ‘grande soggetto abruzzese’ in grado di affiancare la Regione Abruzzo nella conquista delle attenzioni europee, senza umiliare le tradizioni e l’identita’ di chi non abita a Pescara, ma credo che per chiunque, che transiti da Spoltore a Montesilvano, passando da Pescara, siano chiare le differenze territoriali e le specificita’ dei tre Comuni. Oggi il tema e’ che non si liquidi la vicenda semplicemente bocciando la norma per riportare il dibattito indietro di 100 anni, mentre la popolazione cammina 100 anni avanti”.
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