Sisma: l’ottimismo del capo gabinetto p.c.


L’Aquila – “Signora, cosa dice? Il terremoto non continua… Si registrano da giorni scosse inferiori a 2 ml”. E’ quanto si è sentita rispondere la signora Loredana Ferrante, dell’Aquila, durante un colloquio con il capogabinetto della Protezione civile, secondo quanto lei stessa ha riferito a InAbruzzo.com Purtroppo, come sanno i lettori di questo giornale on line, proprio questa mattina il distretto sismico del Gran Sasso è stato interessato da una scossa sismica di magnitudine 2,5 ben avvertita nella zona tra Campotosto, Barete, Pizzoli, Capitignano, e leggermente avvertito anche a L’Aquila e dintorni. Altre scosse si erano avute nei giorni scorsi, sicuramente secondo una frequenza minore rispetto a qualche mese fa. Ma, sempre purtroppo, non si può davvero dire che il terremoto sia finito. Infatti, anche le scosse inferiori alla magnitudine locale 2 (che non vengono riportate nei bollettini sismici) si ripetono. Tutto ciò, assicurano gli esperti – divenuti oggi molto più cauti e prudenti di prima del 6 aprile – è sicuramente normale e appartiene al decorso del cosiddetto sciame. Che, stando a quanto affermano illustri scienziati non solo italiani, può durare un anno oppure due. C’è uno studioso che parla (speriamo si sbagli) di una possibile durata protratta negli anni, fino a 10 anni… Praticamente, tutto uno sciame, da una sequenza all’altra.
Comprendiamo (e addirittura condividiamo) i tentativi della Protezione civile di diffondere calma e ottimismo, benchè sui tratti di un atteggiamento che la Commissione Grandi Rischi dovrà spiegare anche al Procuratore della Repubblica Rossini. La gente non va certo impaurita o allarmata. Ma la verità dei fatti nessuno deve e può celarla. Se qualcuno pensa che la popolazione aquilana, poi, viva nel buio della disinformazione… cautelativa, è in errore. La gente sa come e dove informarsi. Se si vogliono convincere le persone a starsene buone e a tornare a casa, occorrerà davvero aspettare del tempo prima di affermare che “le scosse non ci sono più”. (Nell’immagine la mappa sismica dell’INGV riferita alla scossa 2,5 di oggi)


21 Gennaio 2010

Categoria : Cronaca
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