Se il sisma incombe, arrangiatevi
Dalla vicenda Grandi Rischi abbiamo imparato molto. L’Italia è sempre di più paese indeciso, nessuno ha responsabilità commisurate al suo ruolo. Lo Stato è elusivo come un neutrino, sovente viscido come un coregone appena pescato. Raramente, o mai, all’altezza delle situazioni non appena queste divengono più gravi. L’Italia predilige passerelle e fumose prese in giro: importante è farsi vedere, ostentare la propria presenza. Una collettività di baldracche imbellettate e moleste, lautamente pagate e alla ricerca del proprio lucro. Altrimenti non si spiega che in un’area squassata dal terremoto, nessuno abbia ritenuto necessario dire semplicemente: “Attenti, potrebbe arrivarne uno forte. Non è detto che arriverà, ma potrebbe…”.
Elementare conclusione: quando c’è il terremoto, mettetevi in salvo o in sicurezza, per quanto potete. Abitate in case sicure. Pensate al sisma come ad una eventualità sempre in agguato, ovunque. Insomma,l arrangiatevi. Primum, vivere, deinde philosphari: è Aristotele, mica Bertolaso.
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