L. stabilità , L’Aquila: sì a tre emendamenti
L’Aquila – NOVITA’ PERT I PRECARI – (Foto: la senatrice Pezzopane e la sottosegretaria De Micheli) – “Tre emendamenti approvati oggi dalla Commissione Bilancio del Senato. Abbiamo fatto l’en plein. Sono molto soddisfatta. Il contenuto dei miei emendamenti e’ stato fatto proprio dalle relatrici alla legge di stabilita’, con qualche piccola modifica concordata con la sottosegretaria Paola De Micheli, che ringrazio, per la grande collaborazione e comprensione dei problemi della nostra citta’.
Senza il suo aiuto non sarei riuscita a portare a casa questo grande risultato”.
Lo dice la senatrice del Pd Stefania Pezzopane. “Si sistema la questione precari per tutti i Comuni del Cratere e per gli Uffici speciali – spiega Stefania Pezzopane – Le amministrazioni comunali ottengono la possibilita’ di prorogare o rinnovare tutti i contratti stipulati sulla base della normativa emergenziale, in deroga alle vigenti leggi e questo vale per il 2016 e per il 2017.
Un risultato insperato, che associato alla proroga gia’ ottenuta nel decreto enti locali per il Comune dell’Aquila, consente alle amministrazioni di affrontare i prossimi due anni in tranquillita’, per la prima volta. Anche i due Uffici speciali per la citta’ dell’Aquila e per il cratere potranno prorogare per un ulteriore triennio le 25 unita’ assegnate a ciascuno. Le risorse necessarie per la proroga dei precari sia dei Comuni che degli uffici speciali saranno prelevate dai fondi Cipe destinati al finanziamento dei servizi di natura tecnica e per l’assistenza. Se non fossimo riusciti ad ottenere questo risultato, il 31 dicembre 2015 si sarebbero interrotti i contratti dei precari dei Comuni, con il conseguente blocco di tutti gli uffici. Lo stesso sarebbe accaduto a maggio per gli Uffici speciali. In queste settimane il mio impegno e’ stato, al fianco dei sindaci, per sventare questa ipotesi e per salvare oltre 100 posti di lavoro, garantendo l’efficienza degli uffici. Il terzo emendamento approvato prevede che la stazione appaltante per la ricostruzione delle chiese e degli edifici religiosi anche recenti sia affidata al Provveditorato per le opere pubbliche, a garanzia di maggiore trasparenza e di omologazione delle procedure”.
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