Hanno riucciso il Gran Sasso


Sta per nevicare – lo sapete dai meteo – e quindi sfuma ogni pur labile ipotesi di lavori per gli impianti del Gran Sasso aquilano. Hamo riucciso il Gran Sasso, insomma, infierendo sulla salma. Giove Pluvio aveva dato una mano: tempo buono fino a metà novembre. Si sarebbe potuto lavorare. Il colmo di questa storia pietosa è che i soldi ci sono, ma sono rimasti nei forzieri. Non spesi. Sarebbe persino giusto che venissero ritirati da chi li aveva erogati. Non meritiamo altro. Dicemmo tempo fa: la neve che scenderà sul Gran Sasso sarà rossa: di vergogna. Stavolta c’è una differenza: i colpevoli hanno nomi e cognomi. Tutti hanno seguito sui giornali la storia dei no a ripetizione, che hanno bloccato tutto e vanificato ogni iniziativa. Un’operetta di decadentismo e di autolesionismo. Una boutade di esibizionismi e di masochismo senza uguali. Ora scende il sipario invernale e seniteremo sempre i soliti piagnistei. La gente è stufa oltre ogni i limite, e ormai sceglie il silenzio della rinuncia. Il sintomo più raggelante del declino. Che tristezza infinita.



16 Novembre 2015

Gianfranco Colacito  -  Direttore InAbruzzo.com - giancolacito@yahoo.it

Categoria : Editoriale
del.icio.us    Facebook    Google Bookmark    Linkedin    Segnalo    Sphinn    Technorati    Wikio    Twitter    MySpace    Live    Stampa Articolo    Invia Articolo   




Non c'è ancora nessun commento.

Lascia un commento

Utente

Articoli Correlati

    Nessun articolo correlato.