Mattarella – “Mancano luoghi di incontro”


L’Aquila – IL DISCORSO DEL PRESIDENTE D’ALFONSO – “A quasi sette anni dal triste evento mancano ancora le citta’, le agora’, i luoghi di incontro e di socializzazione. Si registra, inoltre, una forte difficolta’ di tenuta del mercato delle imprese cui fa da contraltare la crescente depressione dei consumi interni locali a danno delle attivita’ commerciali”. E’ uno dei passaggi del discorso del governatore Luciano D’Alfonso in occasione della visita a L’Aquila del presidente della Repubblica Sergio Mattarella. “Ciononostante – ha aggiunto D’Alfonso – il segno di attenzione mostrato dal Governo nazionale attraverso le cospicue dotazioni finanziarie a sostegno della ricostruzione, sta finalmente producendo i suoi frutti. Lo skyline della citta’ di L’Aquila ha conosciuto una profonda metamorfosi: ovunque si distinguono gru e impalcature che ancora celano quella che tornera’ ad essere, tra qualche anno, una delle citta’ piu’ belle d’Europa, riedificata e riscoperta nei suoi preziosi tesori artistici ed architettonici. Il processo di ricostruzione e’ a buon punto, grazie anche alla continua collaborazione tra il Governo e gli enti locali e all’azione di coordinamento posta in essere dalla Regione”. Ricordando di aver avuto “l’onore ed il piacere” di partecipare all’elezione del capo dello Stato, D’Alfonso ha ricordato anche di aver ascoltato “con vivo interesse” il discorso di insediamento di Mattarella. Con commozione – ha aggiunto – ho condiviso il Suo richiamo all’unita’ che lega non solo i territori, ma soprattutto le persone e le loro aspirazioni, specie quelle delle nuove generazioni. Il ‘volto’ della Repubblica cui Lei ha fatto cenno, si compone evidentemente anche del volto delle Regioni, alcune delle quali affrontano i problemi e le sfide che hanno di fronte con l’enorme fardello delle difficolta’ passate. Mi riferisco non soltanto alla crisi economica ed occupazionale che investe le famiglie, ma anche e soprattutto a quella sociale che coinvolge il vasto territorio abruzzese colpito dal devastante sisma del 2009. La distruzione dei centri storici di numerosi comuni, tra cui non posso non ricordare quello della frazione di Onna nel Comune di L’Aquila, ha inferto indelebili ferite nell’animo di chi ha subito la scomparsa di persone care ed ha, inoltre, innescato un processo di perdita identitaria che si sta tentando di arrestare attraverso una costante mobilitazione delle migliori risorse della societa’”.


16 Novembre 2015

Categoria : Cronaca
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