Gran Sasso, grandi passi verso l’Universo


L’Aquila – (di Gianfranco Colacito) –

SCIENZIATI ALLA SCOPERTA DELLA MATERIA OSCURA -

(Foto: un luogo dell’Universo in cui alberga – come altrove – la materia oscura tra le stelle e le galassie – Sotto, il contenitore di xenos liquefatto) - Una piccola parte del mondo (stelle, galassie, Terra, esseri viventi – forse residenti anche tra le stelle – oggetti, tutto ciò che percepiamo) la vediamo e studiamo. La materia che non vediamo – oscura – è quattro volte più abbondante. Immensamente di più l’energia oscura. In un Universo spaventosamente grande, siamo sostanzialmente avvolti da qualcosa che non riusciamo a spiegare. Facile capire che è il più grande dei misteri, verso il quale al Gran Sasso si muovono i primi passi.
La relatività dice che ovunque vale la gravità, calcolata con stupore geniale da Newton, spiegata dalla mente più universale mai esistita fino ad oggi, Einstein. E’ la gravità a rivelarci senza ombra di dubbio la presenza della materia oscura, presente ovunque si volga lo sguardo, capace di influenzare tutto ciò che esiste nello spazio, Semplicemente perché è curvo ed è curvato dalla materia. Non solo quella poca che vendiamo (emette radiazioni), ma anche da quella – tanta – che non vediamo perché non emette nulla. Obbedisce solo alla gravità. Quindi inequivocabilmente c’è. Ma cos’è?
Particelle di uesta entità misteriosa dovrebbero essere rivelate dall’esperimento con gas xenos liquefatto partita nei laboratori del Gran Sasso. Deller magiche scintille dovrebbero prodursi al contatto tra materia oscura e xenos liquefatto. Da quei lampi la scienza trarrà conclusioni sulla natura della materia oscura. Che potrebbe anche non essere fatta di atomi.
Siamo oltre la soglia del più grande interrogativo dei tempi attuali, dopo aver individuato la natura dei neutrini massivi. Un Nobel mancato di poco.
E siamo nella ricerca pragmatica basata su Einstein. La fisica coltiva l’orto di altri grandi misteri: le stringhe, la gravità quantistica, le brane, la molteplicità degli univertsi. Il grande mare di energia fluttuante antecedente il big bang. Ma sono ipotesi, credibili e fondate quanto si vuole, ma finora puramente speculative ed ipotetiche. Nessuno ha mai visto una stringa. Il bosone di Higgs, matrice della materia, lo abbiamo trovato: prima era solo un’ipotesi dovuta ad un genio, Higgs appunto, ma non verificata. Così è per la stringhe, minuscoli filamenti vibranti di energia che formerebbero la materia e. La scienza le rtitiene l’unica strada per conciliare Einstein e la fisica quantistica. Ma siamo lontani. Il cammino è lungo e impervio. Passa per il Gran Sasso e dovrebbe essere un forte motivo di orgoglio per L’Aquila e l’Abruzzo. Che, però, dedica solo poche righe sui giornali a queste cose. Solo la materia è oscura, o anche il nostro modo di valutare la cultura?


14 Novembre 2015

Categoria : Scienze
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