Grandi manovre (un po’ premature) e vip armati nella caccia al futuro sindaco


L’Aquila – OGNI TANTO RISPUNTA IL NOME DI LOLLI: VOGLIONO BRUCIARLO? – Tra una trappola e una cannonata al sindaco in carica, Massimo Cialente, cdosì tanto per allenarsi un po’ nella tenzone (spesso sconcia e insidisosa) della politica, molti ritengono già in corso le grandi manovre per la conquista di una poltrona evidentemente mkolto ambita: quella del futuro sindaco aquilano. Tutto dovrebbe avvenire prima del 2017 – ammesso che si riesca ad arrivarci con l’assetto attuale – e dunque in tempi di prossimo futuro durante i quali dovrebbero essere sicure copiose risorse per la ricostruzione. Più o meno 4 miliardi già previsti e sperabilmente accantonati. Così, almeno, viene oggi garantito.
Poiché la politica altro non è che economia, e l’economia altro non è che denaro, è lecvito supporre che la grande voglia di guidare il Comune equivalga alla grande voglia di gestire molto denaro. 4 miliardi sono una somma enorme, una montagna di pecunia: quella che a detta dei latini non manda mai cattivo odore. Neppure quando è sporca.
Il discorso potrebbe aridamente fermarsdi qui. Il futuro sindaco avrà risorse e dovrà comunque gestire gran parte della ricostruzione. Ovvio che tanti abbiano fin da ora appetito e libidfini lussuriose.
E’ piuttosto puerile sbizzarrirsi in totonomi davvero prematuri, cementando quella che pare da tempo una mira del PD, cioè issare sulla poltrona municipale Giovanni Lolli. Potrebbe addirittura sembrare una voglia anteli litteram di bruciare il politico aquilano. Infatti gettare enl piatto un nomne fin da adesso insospettisce. Cosa se ne vuol fare di Stefania Pezzopane, dello stesso Cialente, o del rampante Pietrucci, tanto per citare dei vip del PD? E dell’astro politicamente sorgente Trifuoggi?
Del resto, sarebbe da Bulgaria anni Sessanta decidere nelle segrete stanze il nome del sindaco a venire, in perfetto stile sovietico, servendo piatti cucinati e riscaldati al popolo bue.
Forse (ed è solo una pacata riflessione) si dà per scontato un sindaco PD, gettando fuori bordo il centro destra e soprattutto i Cinquestelle. Per non dire dei Noi con Salvini che, tutto lo lascia supporre, faranno parlare di loro e qui trovano pane per i loro denti tra inchieste, ruberie, pasticci, ritardi, incompiute, lentezze desolanti, totale assenza di capacità organizzative e di ripresa. E anche i dee, fatte poche eccezioni .Idee naturalmente da bocciare e seppellire, specie quando, raramente, sono intelligenti…
Gettiamo un sasso nello stagno: e se i Cinquestelle sparassero un nome forte e valido, magari nuovo, per una candidatura a sindaco?


01 Novembre 2015

Categoria : Attualità
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