Quando esistevano i goliardi
L’Aquila – AVEVANO UNA “CULTURA” CHE NON COSTAVA NULLA -Da un “maturo” ex universitario aquilano, G.P., riceviamo: “Negli anni Sessanta c’era il circolo universitario CUS con sede in via Garibaldi, ovviamente moroso e fracassone, che a suo modo faceva cultura, e oggi possiamo parlarne perché i costi della cultura sono altissimi, sempre a carico dei cittadini e intrisi di politica. Il CUS produceva un periodico satirico pieno di genialità , scritto e vignettato da umoristi capaci confezionare una pubblicazione che sicuramente contribuiva alla vita e alla cultura della città , goliardicamente e con grande vivacità e spirito. Il giornale nasceva con il sostegno pubblicitario di tutti i negozi del centro, spremuti a dovere da studenti-carcatori e da maliziose ragazze. Poi si prendeva in prestito la carriola di un ambulante omosessuale dell’epoca e si andava chiassosamente a vendere il fascicolo sotto i portici. I soldi ricavati finivano in serate un po’ scollacciate presenti le poche prostitute dell’epoca (un paio, di cui una ciociara molto bella e mediterranea), e iol resto serviva a tenere in vita il CUS e a pagare le bollette.
Era sicuramente cultura anche quella e per di più cultura giovane e non paludata o politicizzata. Il CUS apparteneva alla città e vi si svolgevano feste, balli, conferenze, oltre che goliardate.
Oggi ci vogliono milioni di euro per salvare orchestre, teatri e altri baracconi con tanti stipendiati anche d’oro”.
(Ndr) - Il CUS produceva anche una festa di Carnevale in piazza Duolo con migliaia di spettatori divertiti. Di sicuro senza una lira di denaro pubblico di enti e istituzioni. Impensabile oggi. La cultura è solo un mestiere telecomandato dalla politica.
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