Cultura e soldi, Braga: replica al PD
L’Aquila – “Non ci saremmo mai sognati di rivendicare il frutto del nostro lavoro per il finanziamento di 150.000 euro per il “Braga” di Teramo, perché abbiamo lo stile di chi lavora e produce in silenzio e con coscienza, ma dopo aver letto il comunicato degli esponenti del Pd teramano, non possiamo esimerci dal ricostruire lo svolgimento dei fatti”. Lo affermano il Vice Presidente del Consiglio regionale, Paolo Gatti, e i Consiglieri regionali Gianni Chiodi, Mauro Di D’Almazio e Giorgio D’Ignazio. “Nel mese di agosto – scrivono in una nota – la maggioranza di centrosinistra ha presentato un progetto di legge teso, esclusivamente, a finanziare l’orchestra sinfonica abruzzese. Grazie alla nostra ferma contrarierieta’ a lasciar fuori da questa opportunità tanti enti culturali, siamo arrivati ad ottenere che fossero finanziate anche altre Istituzioni, tra cui il “Braga”, e nel testo predisposto dalla maggioranza e’ comparsa dapprima la cifra di 90.000 euro e poi quella di 100.000. Abbiamo dunque presentato un subemendamento per finanziare l’importante Istituto per 200.000 euro, ma la proposta è stata respinta in Commissione dal centrosinistra (non da Dino Pepe, che alle Commissioni tenute da agosto ad oggi non ha mai partecipato). A quel punto, abbiamo comunicato al Consigliere Pietrucci, proponente del progetto di legge, che solo con la previsione di almeno 150.000 euro per il Liceo Braga, avremmo consentito l’approvazione della legge. È così e’ stato. Rimaniamo sconcertati di fronte ad un comunicato espressione del più squallido accattonaggio elettorale e che rappresenta una scorrettezza tanto puerile quanto offensiva del lavoro svolto da noi in questi due mesi. Restano i dati di fatto, incontrovertibili: nella proposta iniziale del centrosinistra zero euro per il Braga; dopo le nostre proteste 100.000; bocciata la nostra proposta per 200.000; maggioranza costretta alla fine a cedere a 150.000 euro visto e considerato che, come al solito, hanno avuto bisogno delle minoranze per poter avere il numero legale. Consigliamo ai Consiglieri teramani del Pd, per il futuro, di rendersi protagonisti di qualche reale e fattiva attività per poi comunicarla e farla oggetto di propaganda, invece di appropriarsi, volgarmente, del lavoro altrui”.
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