La gente non vuole partecipare


PENSIERINO – Il Comune dell’Aquila ha istituito i consigli territoriali di partecipazione, strumenti democratici per consentire alla gente di dire la sua su decisioni importanti per tutti. Ora, dobbiamo prima di tutto ricordare che non si insegna ai giovani a scuola a comprendere come funziona lo Stato, e che quindi nessuno lo sa. Figuriamoci quanto tutti siano ignari sulle istituzioni minori, diciamo. A malapena alcuni sanno cos’è il Parlamento…
Alle urne per i consigli di partecipazione sono andati in pochi, anche perché ignoravano di cosa di trattasse. Offrire democrazia significa anche informare su cosa sia la democrazia e su come funzioni. Magari cominciando dalla scuola, ogni tipo di scuola. Esisteva l’educazione civica, chi sa che fine ha fatto.
Ne consegue che la gente non vuole partecipare. Resta distante, al più chiede quanto costano le cose che si fanno, e chi ci guadagna. . Ha altri bisogni, prima di tutto quello di mangiare, lavorare, conservare dignità, insomma esserci. Se è possibile. Prima di tutto viene la pancia, viene il futuro dei figli, viene il concreto e l’immediato. Ricordate? Primum vivere.



12 Ottobre 2015

Gianfranco Colacito  -  Direttore InAbruzzo.com - giancolacito@yahoo.it

Categoria : Editoriale
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