Fiorilli su Blasioli e democrazia


(di Stefano Leone)

Pescara – Le dichiarazioni di Antonio Blasioli, (PD), Presidente del Consiglio comunale, sulle motivazioni che lo hanno indotto a sospendere ancora una volta la seduta del Consiglio, non vanno giù all’ex vice Sindaco della precedente Giunta di centro destra, Berardino Fiorilli. Attualmente, l’ex amministratore, fa risentire la sua voce attraverso l’Associazione “Pescara mi piace”, della quale ne è Presidente. In merito alla questione delle dichiarazioni di Blasioli, (che riportiamo in altra notizia sul nostro giornale), Fiorilli non ha peli sulla lingua: “L’annuncio odierno del Presidente del Consiglio comunale di Pescara Blasioli di revoca della nuova seduta straordinaria, convocata per domani, sull’emergenza balneazione, è un atto di una gravità politico-amministrativa inaudita, ma soprattutto è un’offesa alla democrazia, l’ennesimo schiaffo sulla faccia dei pescaresi che, nel corso dell’estate, hanno nuotato tra 30 milioni di litri di liquami e feci perché il sindaco Alessandrini ha scelto di non dire che il mare era inquinato. Ma soprattutto dubitiamo della legittimità di una decisione unilaterale assunta dal Presidente Blasioli, in un momento di onnipotenza, senza aver prima convocato né l’Ufficio di Presidenza né tantomeno la Conferenza dei Capigruppo. L’Associazione ‘Pescara – Mi piace’ chiede, ovviamente, che quella seduta, già rinviata dopo il 3 settembre, si svolga, che i cittadini abbiano modo di far sentire la propria voce e di partecipare, e che la maggioranza di centro-sinistra la smetta di fuggire dinanzi alle proprie responsabilità”. A dirlo è l’avvocato Berardino Fiorilli, promotore dell’Associazione ‘Pescara – Mi piace’, il primo a lanciare l’allarme sull’emergenza balneazione lo scorso 30 luglio, dopo la rottura della condotta di via Raiale del 28 luglio, chiedendo l’immediata ripetizione dei campionamenti in mare per capire cosa fosse accaduto sulla costa dopo lo sversamento dei liquami. Il duello tutto “forense” fra Blasioli e Fiorilli, (entrambi ricordiamo sono avvocati), prosegue con quest’ultimo che afferma che, “il sindaco Alessandrini ha paura, è chiaro e ha paura la sua Giunta e tutta la sua maggioranza: temono evidentemente il confronto pubblico, temono di dover raccontare alla popolazione cos’è accaduto quel 28 luglio e di dover spiegare perché il sindaco Alessandrini, pur sapendo che nel mare c’erano 30milioni di litri di feci, ha deciso di non dire nulla, sostiene di aver fatto l’ordinanza, che però nessuno ha mai letto perché ha consapevolmente scelto di tenerla nascosta, di non pubblicarla sull’albo pretorio, privandola, di fatto, di efficacia, con un comportamento tanto ambiguo e anomalo da giustificare l’apertura di ben due inchieste da parte della Magistratura. E ora la sua maggioranza sta cercando in ogni modo di evitare il confronto con la pubblica piazza: lo ha fatto il 3 settembre, quando, dinanzi a un’aula traboccante di gente, il presidente Blasioli, prendendo a pretesto le magliette dell’opposizione, con scritto ‘Alessandrini dimettiti’, ha prima sospeso, poi chiuso la seduta consiliare, incurante anche delle proteste dei cittadini; lo sta facendo anche oggi quando ha addirittura annunciato la revoca, su decisione unilaterale, della seduta convocata per domani, sostenendo che ‘non ci sono le condizioni per discutere’. È chiaro che la maggioranza sta letteralmente scappando, sta cercando di far passare il tempo, sperando di poter far dimenticare un ‘caso’ amministrativo gravissimo sul quale impediremo, però, in ogni modo di far scendere il silenzio, sventando la strategia politica che sta muovendo la vicenda inerente l’emergenza balneazione con l’unico intento di insabbiare tutto. L’Associazione ‘Pescara – Mi piace’ solleva dei dubbi di legittimità circa la decisione assunta dal Presidente Blasioli il quale, prima di adottare qualunque provvedimento di revoca, non essendoci problemi di ordine pubblico, avrebbe dovuto riunire l’Ufficio di Presidenza o la Conferenza dei Capigruppo. Chiaramente sollecitiamo l’intervento del Prefetto o del viceprefetto, ma anche del Segretario generale del Comune, per ristabilire le regole del rispetto della democrazia e consentire che la seduta consiliare convocata per domani pomeriggio si svolga regolarmente come previsto, affinchè si dia modo alla città di partecipare e di manifestare il proprio dissenso dopo essere stata usata quasi come cavia, vittima inconsapevole di una gravissima emergenza ambientale. Purtroppo ancora una volta la vicenda odierna testimonia l’inadeguatezza di un sindaco, di una giunta e di una maggioranza che oggi più che mai hanno il dovere di dimettersi per consentire di dare a Pescara una guida capace e che sappia assumersi le responsabilità di governo


28 Settembre 2015

Categoria : Politica
del.icio.us    Facebook    Google Bookmark    Linkedin    Segnalo    Sphinn    Technorati    Wikio    Twitter    MySpace    Live    Stampa Articolo    Invia Articolo   




Non c'è ancora nessun commento.

Lascia un commento

Utente

Articoli Correlati

    Nessun articolo correlato.