Anas ed enti locali: Armani, necessari progetti condivisi
L’Aquila – (F.C.). “I progetti devono essere definiti in modo congiunto con gli enti locali e non cambiare quando cambiano le amministrazioni, questa e’ una cosa fondamentale perche’ poi trovarsi con il cantiere in corso e il progetto che cambia, e’ fonte sicuramente di contenzioso e di blocco del cantiere”. Lo ha detto all’Aquila, il presidente dell’Anas, Gianni Vittorio Armani, nel suo intervento con gli enti locali per illustrare, in particolare, il progetto della dorsale appenninica Rieti-L’Aquila-Navelli-Bussi e del collegamento veloce L’Aquila-Pescara. “In una regione complessa – ha aggiunto – come quella dell’Abruzzo, dove ci sono sicuramente problematiche geologiche importanti, c’e’ un tessuto urbanizzato diffuso che va preservato e tutelato e un paesaggio di primaria bellezza; chiaramente i progetti devono essere definiti in modo congiunto. Stiamo lavorando – ha proseguito Armani – sul progetto della Statale 17, su cui la decisione sul tracciato deve essere concordata con gli enti locali, e questa e’ una prerogativa fondamentale”. Per eliminare il problema dei contenziosi, il presidente dell’Anas ha rimarcato come la questione puo’ essere superata “accordandosi con gli enti locali facendo una progettazione come questa azienda e’ in grado di fare, con qualita’ architettoniche degne di questo Paese. Facendo noi infrastrutture che poi rimangono per centinaia di anni, non possiamo permetterci di fare cose brutte, dobbiamo fare cose belle di cui essere orgogliosi. Quindi accordo con gli enti locali, progettazione bella e di dettaglio definitiva e poi appalto, questo e’ il processo che vogliamo istituire, per questo motivo ci costruiamo un processo di accordo con la Regione e con gli Enti locali per poter prima accordarci su quello che bisogna fare, come progettare a poi procedere alla realizzazione, e per fare cio’ occorre evitare progetti che abbiano durata pluriennale. Pensare a un progetto di infrastrutture che richiedono lavori pluriennali, quindi 4/5 anni di cantiere e avere un solo anno finanziato e’ una cosa totalmente inaccettabile, su questo dobbiamo intervenire anche con il supporto dei nostri clienti che siete voi rappresentanti degli enti locali, che non e’ trascurabile perche’ indirizza le scelte per l’interesse del territorio. Fare le infrastrutture bisogna farlo insieme, collaborando con il territorio e anche con il contributo del territorio e in termini di investimenti si possono fare infrastrutture migliori per dare una risposta certa alla realizzazione delle strade”.
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