Toh, chi si rivede: rinasce la Film Commission
L’Aquila – (Foto: dal film Lady Hawk girato a Rocca Calascio) – L’Abruzzo e in particolare la parte aquilana sono stati per decenni set cinematografici di film anche molto importanti, tipo Il Deserto dei Tartari Lady Hawk, King David con Richard Gere o Parenti serpenti, a Sulmona, e in seguito ambientazioni di fiction televisive a ripetizione. L’Abruzzo e il cinema hanno vissuto un rapporto intenso, spesso sfuggito agli spettatori perché nei cinema non si esponeva neppure un avviso per il pubblico. Una delle tante fortune che si sarebbero potute sfruttare offrendo meglio e di più la regione al cinema, ai produttori, ai registi. Il grande e il piccolo schermo avrebbero potuto essere una risorsa primaria, un trampolino di lancio potente. Invece, tutto è stato lasciato cadere tra incompetenza, inerzie, incapacità di cogliere le occasioni. Si è scvelto di foraggiare la cultura che costa, dà prebende e collocazioni ben remunerate gradite dalla politica. Allo stesso modo, si è presa la manifestazione ideata da Gabriele Lucci La città in cinema, e da ultima, si è lasciata morire l’Accademia dell’Immagine.
Oggi si assiste ad un’iniziativa politica, che pare tragga origine del PD, che punta ad una Film Commission da costruire con una legge regionale. I giocvani rampanti della cultura dem forse neppure sdanno che una F.C. esisteva, ha operrato per un certo periodo producendo risultati, edf è poi immancabilmente scomparsa nel nulla. Per quali motivi e per colpa di chi, è inutile tentare di appurare oggi. E’ solo una delle tante auto castrazioni aquilane e abruzzesi.
Cosa dire oggi, oltre a questo nostro memento forse utile ai politici in serpa in questi anni? Si faccia una cosa seria, senza spartizioni e campanilismi, una volta tanto nell’interesse comune e non di questo o quel galletto rampante. Molte regioni hanno una F.C. efficiente e abile, come la Puglia. Tentiamo di accodarci e di imitarle, perché qui il terreno è fertile ed esiste un passato importante. Specifico. Documentabile. Ma anche un fallimento clamoroso di cui la politica fu ed è colpevole. Insdomma, si faccia una cosaa seria. L’Aquila ha persone di grande valore, che altri non hanno, importanti nel cinema e oscurate per riprovevoli motivi. Occorre dire di più? Basterà a chi si sta dando da fare leggere il libro di Gabriele Lucci pubblicato da Inabruzzo.com nei mesi scorsi.
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