Politica, come e peggio di prima
L’Aquila – SOMIGLIA ALLA ZANZARA PRIGIONIERA DELL’AMBRA IN JURASSIC PARK – Nessun crede che la giunta regionale dopo il rimpasto funzionerà meglio di prima. Non è sfiducia in Gerosolimo, ma nel metodo politico. Chi è pagato per pensare, nei palazzi del potere a Pescara (lì avviene e si decide tutto, infatti), non lo ha fatto: ha solo obbedito agli ordini e di chi comanda di più.
Stesso discorso per Mazzocca: cosa ha fatto per essere scansato dalla sua poltrona? Oppure cosa non ha fatto? L’Abruzzo è una galassia di discariche e rifiuti, il suo mare è sporco, le bandiere azzurre sono ormai stinte. Ma MAzzocca, certo, non è il colpevole. Dunque, perché sostituirlo?
La verità è che gli anni passano, le facce cambiano nel teatrino del potere, ma i mertodi della politica restano di profilo non basso, ma infimo. SEL è stata tirata da parte, Abruzzo Civico imbarcato. E’ progresso, questo, rispetto ai deprecati metodi della vecchia politica? Gli stipendi non se li tagliano, le poltrone se le spartiscono. Siamo nel 2000 inoltrato, o nel 1960 di pessima memoria?
La politica è gretta, sfrontata, famelica come è sempre stata. In Italia tenta di arrancare verso svolte e correzione di metodi – almeno ci prova – in Abruzzo pare la zanzara imprigionata nell’ambra da milioni di anni in Jurassic Park. Uguale a se stessa, immobile nel tempo. Nel romanzo e nel film genera mostri. Per fare soldi, naturalmente. Qui invece non genera, sforna fotocopie di se stessa, copia e incolla per dirla come oggi vuole il mondo computerizzato.
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