Manutenzione ospedali, stato agitazione


L’Aquila – Dice una nota dei sindacati CGIL e UIL: “In stato di agitazione i lavoratori impegnati nei lavori di manutenzione nei presidi ospedalieri dell’Aquila e provincia
Una formale richiesta di incontro è stata fatta il 7 settembre dalle scriventi organizzazioni sindacali per avere un confronto su come la società Olicar voglia andare avanti nell’appalto e se intenda procedere o meno a stabilizzare i lavoratori precari. Ad oggi la società non solo non ha fornito risposta alla nostra richiesta di incontro, ma ha pensato bene in data 11 settembre (il giorno 12 è giorno di paga) di far pervenire tramite e-mail a tutte le organizzazioni sindacali e le rispettive RSA di appalto la comunicazione che la Olicar Spa per problemi finanziari non sarebbe in grado di pagare gli stipendi del mese di agosto 2015, dando solo un acconto di 350 euro e peraltro non garantendo nemmeno il saldo a fine mese. In questo modo la società ha evitato il confronto su una eventuale soluzione che sarebbe potuta uscire al tavolo di trattativa, non tenendo conto delle parti sindacali e mettendo in grave disagio i lavoratori

Come organizzazioni sindacali vogliamo ricordare che tutto ciò determina un fatto gravissimo in quanto molti lavoratori si spostano con i mezzi propri, e pertanto ogni giorno affrontano costi elevati per raggiungere le sedi di lavoro, dalla sede dell’Aquila per la sede di Avezzano, da Sulmona a Castel di Sangro, da Avezzano a Sulmona (e viceversa) e qualcuno viaggia anche da Teramo. La Olicar dunque dovrà dare conto di come faranno questi lavoratori, da lunedì 14 settembre, a garantire ogni giorno sicurezza e funzionalità a queste strutture, sia in termini di elettricità che di idraulica, serramentistica ed edilizia.

Per tutto ciò la Filcams-Cgil e la Uiltucs-Uil, insieme alle proprie RSA, proclamano lo stato di agitazione sindacale, aprendo formalmente una procedura di raffreddamento e chiedendo formale convocazione alla Prefettura dell’Aquila. Inoltre ritengono necessario definire concretamente i seguenti punti: 1) va garantito il pagamento degli stipendi entro le date consentite e comunque non oltre il 15 ottobre, 2) vanno date indicazioni certe sul futuro dei lavoratori precari da stabilizzare. E’ evidente che se dovessimo registrare da parte della società Olicar l’indisponibilità per i punti sopra richiamati, saremo costretti ad effettuare le opportune iniziative di lotta, anche di evidenza pubblica e con possibili ripercussioni, nostro malgrado, sui servizi da effettuare e disagi anche per l’utenza.


13 Settembre 2015

Categoria : Cronaca
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