Otto arresti a Chieti: fatture false per 13 milioni di euro


Chieti – (F.C.). Otto arresti, due commercialisti interdetti dalla professione, l’emissione di fatture false per 13 milioni di euro, 17 unita’ immobiliari e un noto locale notturno sottoposti a sequestro preventivo. Questi i risultati dell’operazione, denominata “Viribus Unitis”, condotta dalla Guardia di finanza di Chieti in collaborazione con la squadra mobile della Questura per reati di tipo tributario, fallimentare e societario e per una serie di bancarotte fraudolente. Le indagini – spiegano le Fiamme gialle – hanno permesso di sgominare “un gruppo criminale facente capo all’imprenditore pescarese Mauro Mattucci”. Tre gli ordini di custodia cautelare in carcere eseguiti nei confronti di Mauro Mattucci, Antonio Gentile e Giuliano Capurri, mentre ai domiciliari sono finiti Marco Mattucci, figlio dell’imprenditore Mauro, Vincenzo Misso, Nando Di Luca, Carla Cameli e Valerie Laurence Lighezolo. Tutti, nell’ambito dell’organizzazione, hanno ricoperto un ruolo di spicco in qualita’ di rappresentanti legali, rappresentanti amministrativi, consulenti direttamente o indirettamente riconducibili a Mattucci. L’accusa per tutti e’ di associazione per delinquere finalizzata alla bancarotta fraudolenta, reati fiscali e ambientali. Secondo quanto emerso, il ‘modus operandi’ prevedeva “l’acquisizione di aziende in crisi che attraverso una serie di passaggi societari consigliati dai professionisti indagati venivano svuotate e condotte al fallimento. Le sedi venivano trasferite all’estero e il capitale sociale ceduto a prestanomi compiacenti”. Tra le accuse, anche l’illecita gestione dell’attivita’ di recupero di materiale ferroso operata attraverso fittizi conferimenti di rottami per drenare le risorse finanziarie da due societa’ operative: tale sistema avrebbe consentito all’organizzazione di distrarre cospicue risorse finanziarie concesse dagli istituti di credito per la realizzazione del centro commerciale Adriatico di Civitanova Marche attraverso un articolato sistema di fatture false per circa 13 milioni di euro. Cio’ consentiva alle societa’ riconducibili a Mattucci di avere una cospicua liquidita’ e nel contempo di ottenere cospicui crediti di imposta inesistenti utilizzati per abbattere gli oneri fiscali e contributivi.


02 Settembre 2015

Categoria : Cronaca
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