Sequestrate aree inquinate da mercurio
Roccamorice – Gli agenti del Corpo Forestale dello Stato delle Stazioni di Lettomanopello e Sant’Eufemia a Majella hanno proceduto al sequestro di terreni circa 5.000 mq nel Comune di Roccamorice , perché contaminati da mercurio.
La presenza del metallo pesante nelle conduttore dell’acqua ad uso potabile a servizio dei cittadini di Roccamorice – a causa della rottura di una strumentazione di servizio della rete idrica – fu accertata il 15 aprile scorso, a seguito dei controlli periodici svolti dalla ASL di Pescara.
Dalle indagini svolte dai forestali e dalle testimonianze raccolte è emerso che l’A.C.A. di Pescara, in qualità di gestore delle rete acquedottistica del Comune di Roccamorice, sversò, tramite un sistema di troppo pieno, parte delle acque contaminate da mercurio sui terreni adiacente ai serbatoi interessati.
A seguito di una serie di campionamenti effettuati con la collaborazione dalla ARTA di Pescara, i forestali vi hanno successivamente riscontrato concentrazioni di mercurio fino a 223 volte superiori ai valori massimi consentiti dalla legge.
Accertato lo stato di inquinamento del terreno si è proceduto al sequestro probatorio delle aree interessate dallo sversamento abusivo, con la collaborazione dei tecnici dell’ARTA di Pescara, ponendole a disposizione dell’Autorità giudiziaria.
Le indagini, coordinate dal Pubblico Ministero della Procura della Repubblica di Pescara, Dott.ssa Annarita Mantini, hanno portato, fino ad ora, alla notifica degli avvisi di garanzia al Sindaco di Roccamorice e al Direttore Tecnico dell’Azienda Consortile Acquedottistica di Pescara (A.C.A.) per avvelenamento colposo e adulterazione di sostanze alimentari rendendole pericolose per la salute pubblica.
Sono ancora in corso le indagini per l’illecito smaltimento di rifiuti pericolosi ed inquinamento doloso dei terreni sequestrati che ricadono nel territorio del Parco Nazionale della Majella.
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