Dama della Bolla: è la venezuelana R. A. Oliveiros Guarcia
L’Aquila – (F.C.). Integrazione, fratellanza e pace. Si fonda principalmente su questi tre temi la 721esima edizione della Perdonanza Celestiniana, primo giubileo “ante litteram” della storia istituito da papa Celestino V a L’Aquila alla fine di settembre del 1294. Per la prima volta nella storia della manifestazione d’origine medievale la Dama della Bolla del Perdono e’ una trentenne straniera: Roxana Alejandra Oliveiros Guarcia, arrivata a L’Aquila da Caracas dopo il terremoto del 6 aprile 2009 per dare una mano, come volontaria, nelle tendopoli agli aquilani sfollati. Mirko Schiavone, allievo della scuola sottufficiali della Guardia di Finanza, sara’, invece, il Giovin Signore mentre Elisa Piccirilli interpretera’ la Dama della Croce. L’Aquila, dunque, torna a celebrare il Perdono sancito dall’eremita del Morrone, Pietro Angelerio, il cui papato ebbe una brevissima durata: si dimise, infatti, nel dicembre dello stesso anno e mori’ nell’esilio di Fumone (Isernia) due anni dopo. Nel 1313 fu canonizzato con il nome di San Pietro Confessore. Cosi’ come sancito dalla Bolla papale, dai vespri del 28 agosto ai vespri del 29, il privilegio di poter lucrare l’indulgenza plenaria si ottiene attraversando la Porta Santa della Basilica di Santa Maria di Collemaggio (dove da sempre sono custodite le spoglie di San Pietro Celestino) solo se sinceramente pentiti e confessati. L’evento vero e proprio, cominciato gia’ con manifestazioni collaterali, iniziera’ domani quando i tedofori che hanno scortato la fiaccola del Fuoco del Morrone attraversando diversi centri dell’Aquilano, accenderanno il tripode della pace dando il via ufficiale alla settimana di celebrazioni. Si tratta di un momento molto significativo che quest’anno, per la prima volta, avra’ come teatro la basilica di San Bernardino da Siena, i cui lavori di restauro sono terminati di recente. Una scelta dettata dal fatto che il palazzo municipale, nonostante siano trascorsi piu’ di sei anni dal devastante terremoto, e’ ancora inagibile. “La Perdonanza Celestiniana – ha commentato il sindaco Massimo Cialente – e’ il nostro orgoglio. Un messaggio di pace, solidarieta’, fratellanza, rispetto, integrazione, uguaglianza, accoglienza. Celebrata con musiche, danze, spettacoli, convegni, per noi aquilani rappresenta non solo una tradizione quanto piuttosto una necessita’, coscienti dell’unicita’ della Perdonanza Celestiniana, primo giubileo della storia, e fieri custodi della Bolla del Perdono”. “Difficile spiegare perche’ mi sono innamorata di questa citta’ – ha detto Roxana Alejandra – Ma ogni angolo, ogni strada, ora mi racconta qualcosa. Ho poi studiato la storia, scoprendo aspetti affascinanti come quello delle 99 piazze, 99 chiese e 99 fontane”. Ad aprire la Porta Santa, con i classici tre tocchi per mezzo di un ramo d’ulivo, quest’anno sara’ il cardinale Beniamino Stella, prefetto della Congregazione per il clero. Lo zio Costantino era stato arcivescovo della chiesa aquilana per 23 anni.
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