Codacons contro la “deportazione” degli insegnanti
L’Aquila – (F.C.). “Si rischia di assistere ad una sorta di “deportazione” degli insegnanti: i supplenti del meridione con punteggio piu’ alto, ad esempio, stante la carenza di posti al Sud , se accetteranno le cattedre verranno con molta probabilita’ trasferiti in destinazioni lontane, senza neanche sapere per quanto tempo, oppure costretti ad aspettare qualche altro anno per ottenere la cattedra fissa, mentre i colleghi posizionati in fondo alle graduatorie – quelli che, per intenderci, potrebbero anche non avere mai insegnato – troveranno posto vicino casa e da subito”. Lo denuncia il Codacons in merito alla riforma dela scuola. “Ecco allora – sottolinea l’associazione – che i ricorsi giurisdizionali in favore dei precari della scuola, ora piu’ che mai, rappresentano l’unica vera strada per avere giustizia: gia’ in 2000 hanno vinto la propria causa con il Codacons e le sentenze dell’ultimo anno, dopo l’uscita della Corte di Giustizia Europea del 26 novembre 2014, danno tutte ragione ai precari che non hanno voluto arrendersi”.
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