Cialente a D’Alfonso: così non va, sciolga consiglio
L’Aquila – - “Circa un mese fa esprimevo la mia preoccupazione sul quadro politico (politico e’ una parola grossa) e l’aria, che tiravano in Consiglio regionale, anche tra le fila della maggioranza”. Esordisce cosi’ il sindaco dell’Aquila, Massimo Cialente, che ha affidato la sua riflessione sui quanto sta accadendo in regione ad una nota. “Un Consiglio, quello regionale, nel quale non esistono forze politiche che si richiamano al programma elettorale o alle iniziative del presidente della Giunta, ma singole individualita’ che, di volta in volta, anche trasversalmente, si organizzano su aspetti particolari, territoriali, in risposta ad interessi lobbistici o campanilistici. E’ per questo – ricorda il primo cittadino – che avevo proposto anche una riforma elettorale che permettesse, finalmente, di eleggere consiglieri regionali portatori di interessi regionali e non ‘feudatari’ espressione di singole realta’ territoriali. Quanto si e’ verificato, nella giornata di ieri, e’, a mio avviso, di estrema gravita’. La maggioranza – osseva – e’ mancata su scelte importanti, su provvedimenti che interessano tutti i cittadini Abruzzesi: il futuro di gloriose Istituzioni culturali italiane ed il problema della riorganizzazione delle Province che annaspano in una situazione di confusione che si traduce nell’indeterminazione dei servizi essenziali che, invece, dovrebbero svolgere per noi. La vicenda dell’Isa e la vicenda delle Province, vengono, invece, brandite per ricatti o ‘malpancismi’. Non e’ la prima volta, in un anno, che si hanno nella maggioranza questi sbandamenti, nei quali l’opposizione si inserisce in modo strumentale e, a mio avviso, altrettanto irresponsabile. Ma l’opposizione fa il suo gioco, seppure discutibile. E’ la maggioranza – sottolinea Cialente – che troppe volte vacilla!. Si dovrebbe chiedere scusa per quanto si e’ verificato rinviando a settembre, vista la chiusura per ferie del Consiglio regionale. Ma all’indignazione, si sostituisce la mia preoccupazione profonda, direi sfiducia, da abruzzese. La Giunta ed il Consiglio regionale, come ricordavo un mese fa, devono affrontare riforme decisive come quella del Sistema Sanitario regionale; devono trovare il modo di invertire il grave declino economico che sta colpendo la nostra Regione che, accanto alla disoccupazione, sta conoscendo di nuovo il dramma dell’emigrazione giovanile; devono risolvere i problemi di rischio idrogeologico e della contaminazione delle acque. In altre parole dovrebbero scrivere un piano di sviluppo, affrontando anche la difficile situazione di alcune aree quasi abbandonate a se stesse, come la Valle Peligna. Quali garanzie, noi Abruzzesi, possiamo avere che questo Consiglio regionale sappia trovare il senso di responsabilita’ per sciogliere questi nodi?”.
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