Globe Network: procedura di licenziamento per 60 persone
L’Aquila – (F.C.). Il 22 luglio Globe Network, call center aquilano che occupa 237 lavoratori e che opera in outsourcing per l’unico committente H3G (Operatore telefonico “3″) , ha aperto la procedura di licenziamento per 60 persone. Secondo la procedura aperta dall’Azienda cio’ e’ dovuto alla crisi economica congiunturale, riduzione delle attivita’ (visto che H3G ha reinternalizzato unilateralmente alcune lavorazioni che cubavano un importante introito) e forme di concorrenza distorta da parte dei competitors che non utilizzano i contratti di lavoro subordinati. Il 5 agosto scorso nella sede della Provincia dell’Aquila, alla presenza di Confindustria, e’ stato firmato, dall’ organizzazione sindacale Uilcom-Uil insieme a tutte le Rsu elette dai lavoratori e presenti in azienda, un accordo che non consentira’ all’azienda di procedere ai licenziamenti annunciati, ufficialmente ribadito anche all’amministratore delegato di Globe Ntw. Ad annuniare la notizia e’ il segretario generale della Uilcom-Uil L’Aquila, Piero Francazio. “Grazie a Uilcom-Uil e, soprattutto, al grande lavoro svolto da tutte le Rsu presenti in azienda e che lavorano nell’azienda – siega il sindacalista in una nota – e’ stato impedito che 60 lavoratori del call center aquilano venissero mandati a casa secondo i criteri della legge 223/91, un accordo che prevede l’applicazione del Contratto di Solidarieta’ di tipo B per due anni a partire dal primo ottobre prossimo nel quale le Rsu hanno ottenuto che al lavoratore venga destinata l’integrazione spettante all’azienda e garantita la maturazione completa del Tfr e di tutti gli istituti di legge, oltre ad anticipare le integrazioni salariali. Ricordiamo anche – osserva Francazio – che nell’assemblea fatta insieme a Slc-Cgil e altre organizzazioni sindacali, il 29 luglio scorso era stato comunicato e condiviso, con tutti i lavoratori, il percorso da dover intraprendere per far fronte alla dichiarazione degli esuberi, ma in sede provinciale dopo ampia discussione sindacale, Slc-Cgil insieme agli altri sindacati, si e’ defilata dalla trattativa preferendo cavalcare i ‘se’, ‘ma’ e i ‘forse ministeriali’ che avrebbero portato non solo ai 60 licenziamenti ma a conseguenze ben piu’ gravi anche in vista della riforma sugli ammortizzatori sociali. Alla Slc-Cgil, che non ha rappresentativita’ nell’azienda – afferma il segretario Uilcom-Uil – chiediamo di evitare false dichiarazioni delle quali pero’ dovra’ prendersene le responsabilita’ anche davanti ai lavoratori. Ci dispiace se Scl-Cgil adesso dimostra di pagare lo scotto di non aver firmato, ma per noi gli accordi, per natura, sono fatti per salvaguardare i posti di lavoro. Ringraziamo la Provincia – conclude Piero Francazio – per aver esercitato una mediazione positiva tra le parti”.
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