L’Istituzione sinfonica ISA e Vittorio Antonellini
L’Aquila – (di Vittorio antonellini, direttore dell’istituzione sinfonica abruzzese) – Da mesi l’Istituzione Sinfonica Abruzzese è in gravi difficoltà economiche per i notevoli tagli dei contributi Regionali.
Tanti sono stati gli atti di solidarietà locali e nazionali ma per ora tutto è rimasto immutato.
Desidero ricordare che l’Istituzione Sinfonica Abruzzese è nata quarant’anni fa grazie a persone che credevano negli ideali, nelle utopie e nella convinzione che la cultura sia fondamentale per la crescita di una collettività . Nascita appoggiata in toto dagli amministratori di allora e immediatamente sostenuta da congrui contributi e successivamente da una apposita legge regionale.
Quarant’anni di attività , 5000 concerti, in regione, in Italia e all’estero, un gratificante ruolo nel panorama musicale nazionale ed internazionale, 50 posti di lavoro e un sostanzioso contributo statale non possono essere imprudentemente gettati al vento. Se così fosse occorre politicamente e civilmente assumersene tutte le responsabilità .
Un’Orchestra Sinfonica, in una regione piccola come l’Abruzzo, non può essere considerata dai politici e dai cittadini un mero problema economico contabile. Va valutata invece come una risorsa, un patrimonio e una potenzialità da sfruttare e finanziare, anche in sinergia con altri settori, per il bene, l’immagine e il vanto della nostra regione.
Dopo il concerto del 2 agosto per i Cantieri dell’Immaginario l’Istituzione Sinfonica potrebbe essere costretta momentaneamente a interrompere la propria attività . Occorre scongiurare immediatamente questo pericolo affinché l’ orchestra dopo milioni di note non sia costretta ad una lunga pausa inevitabile preludio ad un definitivo e mortificante silenzio.
Dobbiamo quindi sentire come comunità l’orgoglio e il dovere di difendere e non disperdere quello che faticosamente abbiamo conquistato in termini culturali, sociali e professionali in questi quarant’anni e che molte altre regioni ci invidiano.
Impegniamoci ancora con forza e determinazione perché la Nostra Orchestra possa in breve tempo riprendere con serenità il suo cammino e la sua funzione.
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