Cinghiali, da stanotte carabine per abbattimento controllato
L’Aquila – Carabine di grosso calibro, con mirini ottici per centrare ogni colpo, e uccidere gli animali senza farli soffrire. E’ la scelta (finalmente, dicono gli allevatori e i contadini, della Provincia dell’Aquila che si è decisa ad attuare l’abbattimento controllato per gli invasivi animali che da anni si moltiplicano a causano danni spesso irreparabili. L’abbattimento comincia questa notte, affidato a squadre di agenti della polizia provinciale addestrati alla bisogna.
L’operazione scatta in tutto il territorio – molto vasto – della provincia, interamente montuosa e infestata da migliaia di cinghiali con la loro prole.
UN allevatore che si è sempre battuto, Dino Rossi di Ofena, noto per il suo diuturno impegno a salvaguardia delle categorie campestri ci conferma che è frequente imbattersi in branchi di cinghiali di almeno 40 o 50 esemplari. Lo stesso Rossi ha più volte dovuto abbattere animali che stavano danneggiando le sue coltivazioni. Ora è tempo di mais e fra poco di uva, dunque si spera, se l’abbattimento darà i suoi frutti, di salvare parte dei raccolti.
La Provincia avrebbe dovuto e potuto muoversi prima, e si sarebbero risparmiati tempo e denaro. Ma si comincia solo adesso e a molti pare già un miracolo… Non certo ai cinghiali.
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