Croupier aquilano ucciso in GB,veloce la giustizia inglese infligge un ergastolo


L’Aquila – Neppure un anno dal fatto di sangue, e il caso è risolto con una severissima condanna. Non è accaduto in Italia, naturalmente, ma in Gran Bretagna. Alberto Casiroli, il cuoco italiano che, lo scorso novembre, a Birmingham (Inghilterra) uccise con 16 coltellate il suo coinquilino, Francesco Leccese, di 21 anni, dell’Aquila, e’ stato condannato stamane all’ergastolo. Lo rivela il quotidiano londinese “Birmingham Mail”, notizia ripresa dall’AGI. Nella sentenza di condanna riportata dal quotidiano britannico, si afferma che Casiroli di 20 anni originario di Lissone (Monza), “malato di schizofrenia paranoide, sia subito trasferito in un ospedale di massima sicurezza e, una volta terminato il trattamento a cui sara’ sottoposto, condotto in prigione”.
Sempre il magistrato ha stabilito che l’assassino non potra’ chiedere di godere della liberta’ vigilata prima di sei anni.
Il giovane croupier dell’Aquila, si era trasferito in Inghilterra l’estate scorsa per lavorare come croupier in un casino’, a China Town a Birmingham. Secondo la ricostruzione fatta dalla polizia Leccese e’ stato aggredito una prima volta in camera da letto e una seconda sulle scale, mentre tentava di fuggire dal suo aguzzino con il quale condivideva l’appartamento. Durante la sua arringa, il procuratore ha parlato di “un omicidio immotivato e violento di un ragazzo innocente che aveva tutta la vita davanti a se’”.


23 Luglio 2015

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