La delinquenza cambia pelle e abitudini


L’Aquila – La foto che vedete sta facendo, insieme con altre immagini ormai in rete ovunque, letteralmente in giro del web. Ritraee le due ragazze che a Pescara, diversi giorni fa, tentano di forzare una porta blindata goffe e non molto capaci di portare a termine il loro colpo progettato. L’immagine è un simbolo e le bande di ragazze molto giovani, o di meno giovani di meno di 30 anni, quasi sempre di etnia straniera, sono ormai numerose. Fanno paura, perché prendono di mira soprattutto anziani, spesso penetrano in casa quando riescono a forzare le porte, si spacciano per incaricate di riscossioni di bollette, usano qualche volta violenza, spingono e rendono inoffesivi gli anziani con bombolette di narcotizzanti.
Tutto successo, tutto finito oggi anche nei telegiornali nazionali di varie reti, tutto “scoperto” anche se si tratta di episodi sempre pèiù frequenti, ma non certo nuovi. Solo che una volta ad agire erano bande di profession isti, organizzate, capaci di addormentare molte persone, rubare tutto – incluse le auto – e fuggire da case e ville isolate.
Oggi la bande femminili agiscono in centro (come a Pescara, via L’Aquila), sfrontate e indifferenti, specie se si tratta di minorenni. Non temono le telecamere, che pure sono davvero pericolose per loro.
Come difendersi? A Francavilla (e non solo) si parla di ronde di vigilanza, e il sindaco – riferisce la stampa – dice alla gente che Francavilla è ancora tranquilla e bisogna accontentarsi. La gente la pensa molto diversamente e medita di organizzarsi.
Cosa fare? Affidarsi alle telecamere e avvertire i carabinieri non appena di vedono in giro persone sospette. Meglio un falso allarme che una persona anziana rapinata con brutalità o un’intrusione in casa.
Aspettarsi una qualsiasi reazione dalle autorità è utopistico. Basti pensare a L’Aquila: da anni la città è preda di ladri, rapinatori,banditi che sfondano a ripetizione banche e centri commerciali, un bar rapinato… sei volte, ieri una pasticceria sfondata forse da vandali, ogni sera torme di violenti e prepotenti.L’area terremotata – ma non solo – è stata depredata in lungo e in largo e continua ad esserlo. Nei centri minori e nelle frazioni i ladri sono i padroni incontrastati.
Una situazione che dura da troppo tempo. Ma anche un esempio poco incoraggiante per i cittadini.


21 Luglio 2015

Categoria : Cronaca
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