Rapiti in Libia, il gruppo IGEFI
Pescara – I quattro italiani rapiti in Libia (non si conoscono le loro identità ) lavorano per l’impresa Baratti, sede a Parma, azienda che fa capo al gruppo IGEFI della famiglia abruzzese Di Vincenzo.
I quattro sono stati rapiti nei pressi di un impianto dell’ENI , una zona molto pericolosa non lontano dal confine con la Tunisia. L’area è sotto controllo degli islamisti. La zona in cui opera l’ENI, insieme con molte ditte italiane, è sede di impianti petroliferi , presso oleodotti e gasdotti di enorme importanza.
Ecco cosa si legge su Internet alla parola IGEFI: “La Di Vincenzo Dino & C. S.p.A. inizia ad operare come impresa di costruzione nei primi anni ’50 su iniziativa dei fondatori Dino Di Vincenzo e Francesco Cardano.
A partire dagli inizi degli anni ’90 si avvia il processo di diversificazione verso:
##telecomunicazioni;
##project development;
##gestione servizi gas e acqua.
A metà degli anni ’90 nasce la holding IGEFI S.r.l. e viene portata a compimento una riorganizzazione del Gruppo collocando i diversi business nell’ambito di autonomi contesti societari”.
I Di Vincenzo non hanno diffuso, almeno dopo le prime notizie del rapimento, alcun comunicato.
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