Chiodi: costruiamo la ricostruzione


L’Aquila – Prima di tutto pensare, elaborare piani, mettere in cantiere strategie e progetti di azioni e comportamenti. Buoni, da governance, perchè è così che si dice oggi. La ricostruzione, di cui Gianni Chiodi è commissario, non è impresa facile, nè consentirà interventi alla rinfusa pensati per lucrare finanziariamente e politicamente. Quindi un piano di indirizzo strategico, basato su sette punti per la ricostruzione. Questa mattina a L’Aquila il commissario Chiodi ha presentato il piano all’esame ai sindaci dei 57 comuni del cratere. Con Chiodi erano presenti il vicecommissario Massimo Cialente e il responsabile della Struttura tecnica di missione, Gaetano Fontana, struttura che sara’ operativa dal primo febbraio. Ai sindaci del cratere e’ stato confermato che le linee di indirizzo per la ricostruzione “rappresentano governance con un nuovo ruolo di tutti i soggetti pubblici e privati”. “La Struttura tecnica di missione – ha ribadito Gianni Chiodi – dovra’ colloquiare con le strutture tecniche e amministrative dei comuni, ma soprattutto dovra’ essere il punto di riferimento di tutti i sindaci del cratere”. Su questo punto il Commissario non ha mancato di puntualizzare la composizione della Struttura di missione, alla luce soprattutto delle richieste prevenute in questi giorni da alcune rappresentanze di settore per una eventuale partecipazione. “Ribadisco – ha detto Chiodi – che essa non e’ un organismo istituzionale o di rappresentanza ma una struttura composta di 30 membri, di cui la meta’ di dirigenti e funzionari di alcuni ministeri che avranno il compito di raccordo tra il potere centrale e il territorio regionale”. ”La presenza dello Stato non e’ da intendere come invasiva, ma solo dettata dalla necessita’ che queste strutture funzionano sempre in chiave commissariale e soprattutto come impegno reale e diretto del Governo nazionale nel processo di ricostruzione. L’altra meta’ della Struttura – ha proseguito Chiodi – sara’ composta da personale altamente specializzato, selezionato attraverso bandi pubblici di concorso ai quali vi potranno accedere tutti, sul modello insomma della Derivate Unit di Tony Blair. I soggetti selezionati verranno assunti e dovranno garantire l’esclusivita’ della loro prestazione professionale. Nella Struttura di missione dunque non c’e’ spazio per presenze istituzionali che invece saranno garantite su altri tavoli e per altri obiettivi, al pari delle rappresentanze delle categorie professionali”.


15 Gennaio 2010

Categoria : Politica
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