FI: soldi europei, regione in retromarcia


NON CI FACCIAMO MANCARE NIENTE -
POLITICI E CONFINDUSTRIA SU INERZIE REGIONE –

Pescara – Ormai di maglie nere l’Abruzzo ne ha un armadio pieno: per l’occupazione giovanile, per l’artigianato, per l’edilizia, per i problemi ambientrali, per le frane, per la discariche tossiche e chi sa quante ne spunteranno ancora.
L’ultima l’ha trovata Forza Italia sul Sole 24 Ore di oggi, ed è deprimente, perchè suona coma sberla alla nostra inguaribile inefficienza, alla burocrazia, alle incapacuità a vari livelli che si sommano e ci provocano danni enormi di immagine, ma anche e soprattutto economici. Siamo un nuovo profondo Sud pasticcione e paralizzato dai propri legacci: non sappiamo neppure primi 12 mesi, ma da un organo tecnico: i dati relativi alla spesa dei fondi europei della Ragioneria Generale dello Stato pubblicati oggi dal Sole24ore certificano che la nostra regione, dopo oltre un anno di cura di D’Alfonso, è maglia nera nella spesa del Fse (Fondo sociale europeo)”.
E’ quanto dichiarano i Consiglieri regionali di Forza Italia che spiegano: “Nonostante i continui e stucchevoli proclami del Presidente, la nostra regione mostra evidenti difficoltà nella capacità di spesa vanificando quanto di buono era stato fatto negli anni passati. L’Abruzzo – recita l’articolo del Sole24ore – che in precedenza era riuscito a piazzarsi entro la soglia di tolleranza, a fine maggio si è distanziato del 18,8%. Dopo 14 mesi di governo un risultato così negativo non è certo accettabile né comprensibile”.

“E’ doveroso ricordare – sottolineano i Consiglieri di opposizione – che quando ci insediammo nel 2009 quasi nulla era stato fatto dai nostri predecessori nell’ambito della programmazione Fse (lo stesso dicasi per il Fesr) e l’Abruzzo era all’ultimo posto in Italia, distaccatissimo da tutte le altre regioni. Abbiamo dovuto lavorare duramente per recuperare il tempo perso e nonostante le numerose difficoltà siamo riusciti a riguadagnare posizioni e dignità con il nostro impegno che è stato riconosciuto sia a livello nazionale sia europeo, senza dimenticare che dopo 100 giorni dal nostro insediamento c’è stata la tragedia del terremoto, questi sono i fatti e la dura realtà. Negli anni di governo del centrodestra siamo riusciti a riallinearci e a superare ai target di spesa mentre oggi, dopo oltre 1 anno di gestione D’Alfonso, dobbiamo registrare un grave rallentamento (eufemismo – sic!!!) imputabile a due cause principali: in primis la clamorosa assenza di bandi ed un’attività rivolta soprattutto allo scorrimento delle graduatorie degli avvisi degli anni scorsi, segnalando una palese mancanza di idee e Programmazione (la P maiuscola è voluta) . Il secondo fattore riguarda la tanto annunciata rivoluzione amministrativa, cavallo di battaglia di D’Alfonso, che allo stato attuale (ma che perdura da almeno 6 mesi) ha prodotto solo caos (dimissioni e presto anche ricorsi) e il blocco delle strutture regionali impegnate nella rendicontazione e nella certificazione della spesa, atti fondamentali ed indispensabili. Nessuna Regione Facile e Veloce quindi ma solo una quantità di chiacchiere, annunci, proclami e autoesaltazioni che hanno prodotto il nulla, anzi ci hanno fatto fare solo passi indietro. Adesso – concludono i Consiglieri regionali di Forza Italia – è necessario un radicale cambio di atteggiamento da parte di questo governo regionale se si vuole scongiurare il rischio di disimpegno automatico dei fondi europei (termine ultimo e perentorio 31.12.2015), già avvenuto in passato purtroppo con la Giunta Del Turco, quando l’Abruzzo dovette rinunciare a ben 26 milioni di euro di soldi pubblici, poi recuperati da noi. Non vorremo rivedere lo stesso film anche perché la nostra regione non può proprio permetterselo”.

CONFINDUSTRIA –
Condindustria regionale ha diffuso il seguente documento: ” Abbiamo superato la prima metà del 2015 e la Regione Abruzzo non ha ancora avuto approvato dall’UE il Programma Operativo FESR per il periodo 2014-2020.
È superfluo rimarcare che la mancanza di uno strumento così importante penalizza fortemente la nostra economia, bisognosa come mai di risorse per il rilancio di un sistema in forte crisi.
Confindustria si è impegnata moltissimo, fin dal primo momento, per dare il proprio contributo alla definizione di una proposta condivisa e convergente su tematiche che potessero avere il massimo impatto nella direzione di un ammodernamento del sistema produttivo abruzzese.
In questa logica ha anche partecipato attivamente, nelle ultime settimane, alla fase di concertazione per riparare alle incongruenze di un Documento che è stato pesantemente criticato dall’UE.
All’interno di un quadro di così grave criticità ed in attesa di risposte positive agli sforzi fatti, in questi giorni si rincorrono notizie di stampa che parlano di ipotetiche dimissioni delle persone che – all’interno della Regione Abruzzo – hanno seguito, insieme alle forze sociali, questa fase delicata.

Confindustria:
Esprime la sua forte preoccupazione perché ritiene che l’Abruzzo non possa permettersi ulteriori ritardi;
Auspica che tutte le componenti impegnate in questa difficile fase serrino le fila e non facciano mancare il loro contributo e la loro generosità;
Ribadisce il proprio impegno per facilitare il passaggio dalla fase di programmazione a quella dell’utilizzo delle risorse.


13 Luglio 2015

Categoria : Politica
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