Colpi d’ascia su stipendi e privilegi, regionali smunti e smagriti a 5.000 euro al mese…
MARTEDI’ IL CONSIGLIO REGIONALE DISCUTE LA PROPOSTA DI LEGGE M5S – SARA’ APPROVATA DAVVERO?
L’Aquila – Secondo la consigliera regionale M5S Sara Marcozzi, prima firmataria della legge“potremmo risparmiare 23 milioni di euro e per una volta tagli are alla politica e non ai cittadini”.
“Finalmente nero su bianco i rappresentanti politici della nostra regione – dice il M5S – dovranno votare, o non votare, i tagli ai propri stipendi. Il consiglio è convocato dalle ore 11 presso l’Aula consiliare “Sandro Spagnoli” del Palazzo dell’Emiciclo in L’Aquila e si prevede una numerosa presenza di cittadini in aula.
I tagli che il M5S propone sono significativi, questa proposta di legge porterebbe a risparmiare ben 23 milioni di euro nei cinque anni di legislatura.
Il primo attiene alle indennità di Consiglieri e Presidenti di Giunta e Consiglio le cui massime retribuzioni consentite sarebbero rispettivamente ridotte per i primi da € 11.100,00 a € 5.000,00 e per i secondi da € 13.800 a € 6.500.
Altro taglio previsto è quello dei rimborsi spese, nota dolente per l e tasche della Regione, che elargisce ai consiglieri fino a 4500 euro mensili. Un forfait che viene assegnato a prescindere da quanto si spenda effettivamente per vitto, alloggio e viaggio e a prescindere dal luogo di provenienza. Solo i consiglieri del M5S rendicontano già ogni spesa e percepiscono il rimborso solo su quanto realmente utilizzato. Gli altri intascano il forfait incrementando di molto il loro stipendio.
Tagli sono previsti anche per le indennità di Vice Presidente e Segretari di Commissione. Sono previste l’abrogazione della Polizza assicurativa in caso di morte o infortunio del Consigliere, l’abrogazione del trattamento di fine mandato e la riduzione dei vitalizi con percentuali maggiori in caso di cumulo di vitalizi diversi. Infine lo spostamento da 60 a 67 anni per la fruizione del vitalizio per i consiglieri che ne abbiamo maturato il diritto, come per i lavoratori “comuni”.
“23 milioni di euro di demagogia! – commen ta ironica Marcozzi – Una bella sforbiciata che, per una volta, invece di colpire i servizi al cittadino colpisce i lauti stipendi dei consiglieri regionali. Vedremo come voteranno!”
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