Banca d’Italia: “Sono intimidazioni”


L’Aquila – Riceviamo: “Essere inquilini delle case della Banca d’Italia è diventato un incubo ormai! Sembra essere in balia di un vortice, a dir poco, mafioso. Abbiamo dovuto consegnare le chiavi dei nostri appartamenti ad estranei, e non ci hanno dato nessuna garanzia, ed infatti si sono verificati numerosi furti, cassetti sigillati e sono stati aperti da chissà chi, ma dobbiamo tacere, gli operai presenti in loco ci assalgono verbalmente. Noi non possiamo provare NIENTE!!! Non è stato fatto un inventario preventivo.
Con l’ente della Banca d’Italia non si ragiona… Gli inquilini debbono rientrare nella case da LORO definite in classe A malgrado manchi ogni certificato di agibilità, abitabilità e soprattutto l’esito dei carotaggi effettuati. Loro dicono che dobbiamo fare tutto ciò che vogliono, rientrare il 1° febbraio perché riattiveranno il canone, andremo a vivere in una zona completamente desolata contornata da palazzi che si dovranno abbattere. Ma loro sono i padroni e dispongono, si sa di tanti soldi, e tutto possono. Non è vero che i fitti resteranno bloccati per due anni, come previsto dal governo, ma alle naturale scadenze dei suddetti il canone aumenterà di circa cento euro… Non possiamo entrare nelle nostre case: tutte le serrature sono state cambiate non possiamo accedere alle nostre cose, le porte delle cantine sono state forzate e ci sono ancora lavori in corso alle mansarde dove si sono avuti disassamenti, ma noi inquilini hanno deciso che dobbiamo rientrare, perdere qualsiasi altro diritto di terremotato. Sembra un incubo!… Abbiamo meno di quindici giorni per traslocare per andare dove?
In bocca agli strozzini… L’ultima minaccia è stata che ci butteranno i mobili dalla finestra Ma la Banca d’Italia tutto può!!! Credetemi viviamo in un incubo!!! Chiunque vada a stare al posto nostro negli appartamenti della Banca d’Italia vogliamo che sappia a cosa va incontro!…
F.to Un inquilino della Banca d’Italia, che paga il canone da cinquantuno anni a nome di tanti altri inquilini maltrattati.
(Firma omessa per paura che oltre a essere buttati dalla finestra i mobili vengano incendiati…)
(Ndr) – No, non è vero che la Banca d’Italia tutto può. C’è la legge e chi la viola o l’ha violata ne risponderà. Chi ha subito quelle che ritiene illegalità, si faccia vivo e faccia ciò che deve fare. Prima di tutto qualificarsi con nome e cognome. Ci sono regole sugli sfratti e nessuno può essere cacciato via, nè tanto meno i mobili gettati dalle finestre. Forse si sta esagerando. Comunque, siamo qui a ricevere lettere e segnalazioni di abusi e illegalità, che non dovranno essere tollerate da nessuno. Che diamine, non siamo ancora nel West.


14 Gennaio 2010

Categoria : Dai Lettori
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