Confindustria Abruzzo: “Disfunzioni assessorato regionale ambiente”
L’Aquila – (Foto: Ballone e Mazzocca) – Il presidente di Confindustria Abruzzo, Agostino Ballone, scrive una lettera aperta al governatore D’Alfonso con la richiesta di un intervento urgente per far fronte ad una serie di problematiche riscontrate nell’assessorato dell’Ambiente.
“Nonostante le ampie rassicurazioni fornite dall’assessore Mazzocca nell’incontro di marzo scorso, sulle tematiche relative al settore rifiuti e ufficio Aia-Ipcc, abbiamo riscontrato il perdurare delle disfunzioni in seno agli uffici dell’assessorato all’Ambiente, che dal rallentamento iniziale, sono ormai ad un passo dalla completa paralisi amministrativa”, scrive Ballone.
Dalla fuoriuscita dei collaboratori a tempo determinato, l’attivita’ amministrativa, gia’ diminuita, portata avanti dalle poche risorse in forza agli uffici, si e’ ulteriormente ridotta, e non certo per mancanza di volonta’ o per inefficienza dei funzionari e impiegati rimasti; semplicemente una mole di lavoro quantitativamente significativa e qualitativamente complessa, quale quella del settore ambiente, richiede, urgentemente – secondo il vertice di Confindustria – un adeguamento della dotazione organica, ai volumi dei procedimenti in itinere e di quelli che, dopo il visto del protocollo in entrata, non possono che essere collocati in ‘giacenza’, in attesa di tempi migliori. Fatta questa doverosa premessa, per il rispetto che si deve portare alle persone che, nonostante le difficolta’ e la mancanza di strumenti e risorse, scelgono responsabilmente di restare ai loro posti e di continuare a svolgere il proprio lavoro, non possiamo esimerci dal rimarcare quanto segue: ci risulta ‘bloccata’ l’operativita’ dei vincitori del concorso per co.co.co e non si vede traccia dei preannunciati collaboratori esterni. Sebbene siano disponibili da tempo i fondi POR FESR 2007-2013 e della legge di stabilita’ 2014, per la bonifica delle discariche comunali (circa n 21 siti) non viene data attuazione agli atti (stipula convenzioni, conferenze di servizi e approvazione progetti) necessari per consentire il concreto avvio dei lavori; nel frattempo, subiamo le conseguenze economiche di un’infrazione comunitaria che rischia di pesare sulle casse regionali per 200.000 euro a semestre, per ogni discarica non bonificata (procedura di infrazione 2003/2077 – Causa C – 196/16 – discariche abusive)”.
Non c'è ancora nessun commento.